Digitale terreste e DVB-T2, arrivano i primi test con i canali RAI

I test per il DVB-T2 sarebbero già in programma. Ma con il nuovo standard di trasmissione non sarà necessario cambiare il TV.
Digitale terreste e DVB-T2, arrivano i primi test con i canali RAI

C’è un nuovo risvolto nei lavori di implementazione del nuovo standard di trasmissione DVB-T2 per il digitale terreste, che comporterà notevoli miglioramenti qualitativi del servizio televisivo. Nella notte tra il 27 e il 28 maggio, infatti, secondo un’indiscrezione di Digital News saranno condotti alcuni test.

I tre canali coinvolti saranno Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD, che al momento del test dovrebbero dunque essere trasmessi in simulcast: a livello tecnico, verrà effettuata una conversione di alcuni MUX B in DVB-T2, con l’intento di verificare il corretto funzionamento della nuova tecnologia.

Qualità superiore, ma non serve acquistare un nuovo TV

Non è arrivata ancora nessuna conferma ufficiale, ma i rumor galoppano. Questo test dovrebbe anticipare l’accensione, fissata per il 28 agosto 2028, del primo Mux in DVB-T2. L’obiettivo del nuovo standard sarà quello di restituire un’immagine qualitativamente superiore, in particolare in quelle aree la cui ricezione risulta, ad oggi, limitata dall’attuale gestione, ovvero DVB-T.

Non sarà necessario cambiare il proprio televisore per adeguarsi al nuovo standard: decoder e tv acquistati dal gennaio 2017, infatti, sono già per legge compatibili con le trasmissioni in DVB-T2. Tuttavia, si stima che nelle case italiane ci siano ancora dieci milioni di apparecchi non adeguati alla ricezione del nuovo segnale e che dovranno quindi essere sostituiti: ciò potrebbe incentivare l’acquisto di nuovi dispositivi, il cui mercato – negli ultimi anni – ha subito un brusco calo di vendite, con milioni di unità in meno.

Per scoprire se il TV che abbiamo in casa è già abilitato alla ricezione di DVB-T2, basta sintonizzarsi sul canale 558, ovvero Rai Sport HD, trasmesso in HEVC (ma ancora, naturalmente, in DVB-T) se lo vediamo correttamente, allora sarà possibile ricevere anche il nuovo segnale in futuro. Sarà questa la cartina di tornasole a cui affidarsi per verificare la compatibilità con il nuovo standard, per il quale non c’è ancora una data (o un anno) definitiva di distribuzione.

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