Telegram tutte le strategie per tutelarsi dai bot truffatori

I famosi bot di Telegram possono essere dannosi, ecco come proteggere la propria sicurezza online nella piattaforma di comunicazione.
Telegram tutte le strategie per tutelarsi dai bot truffatori

Telegram è un’applicazione estremamente utile e versatile, che offre una gamma di funzionalità che vanno ben oltre la semplice conversazione con i propri contatti personali. Su Telegram, infatti, sono presenti i bot, programmati per interagire sia nelle chat private che di gruppo, a seconda dello scopo per cui sono stati creati. La particolarità dei bot su Telegram permette di sfruttare una vasta gamma di funzionalità, ma nascondono anche dei segreti. Infatti, dietro a queste funzionalità si cela un rischio considerevole, nonché, la possibilità di imbattersi in bot truffatori che mettono a rischio la propria sicurezza e privacy. I bot, se programmati per fini malevoli, potrebbero condividere dati privati, come foto e numeri di telefono, senza richiedere alcuna conferma o accettazione. Per questo motivo, è fondamentale comprendere come utilizzare Telegram e come rilevare i bot dannosi. In questo modo, è possibile utilizzare la piattaforma di messaggistica istantanea in completa tranquillità.

Come i bot di Telegram rubano i dati

Prima di tutto, è importante sottolineare che i bot su Telegram sono estremamente utili. Infatti, sono programmati per svolgere diverse attività, rendendo la chat pratica e veloce per ottenere informazioni o qualsiasi altro elemento, rendendo l’interazione con Telegram efficiente e agevole. La parte negativa è che sono presenti anche dei bot in grado di rubare dati, senza destare alcun sospetto. Infatti, lo scopo principale di questi bot è apparire sicuri e legittimi, diffondendo all’utente un senso di sicurezza che, nella realtà, non è presente.

Come i bot di Telegram rubano i dati

Per fare un esempio, si può prendere in considerazione il bot dannoso di Telegram, AnarchyGrabber. Un bot mascherato come uno strumento utile o interessante, ma in realtà in grado di dirottare i token di autenticazione ed estrarre i dati riservati. La differenza principale tra AnarchyGrabber e altri bot dannosi di Telegram è la sua capacità di raggirare l’autenticazione a due fattori, compromettendo così gli account utente e accedendo a informazioni private. Purtroppo, la vera natura di questi bot truffatori è spesso difficile da rivelare e segnalare. Infatti, nella maggior parte dei casi, i bot su Telegram si presentano come indispensabili, assumendo anche il ruolo di servizio clienti o assistenza. In questo modo, possono indurre gli utenti a rivelare dati critici, come numeri di telefono e codici di verifica. Il comportamento ingannevole, spesso celato dietro l’attenta programmazione dei truffatori, rende difficile per gli utenti distinguere tra bot legittimi e truffatori. Inoltre, nella peggiore dell’ipotesi, riescono a infiltrarsi nei gruppi silenziosamente per raccogliere i dati degli utenti, come immagini del profilo e nomi utente.

Come individuare un bot truffatore su Telegram

La presenza di minacce sulle app di messaggistica è sempre molto elevata, ma purtroppo i bot su Telegram si integrano perfettamente nei canali Telegram, rendendo difficile il loro rilevamento. Per individuare un bot dannoso su Telegram che potrebbe mettere a rischio la sicurezza, è importante prestare particolare attenzione anche ai piccoli segnali. Anche se nascosti e meno evidenti possono rivelare a occhi attenti un bot rischioso. Per capire se un bot su Telegram è dannoso, è importante esaminare il comportamento del bot stesso nella chat. Nello specifico, ecco i punti focali da analizzare quando si a che fare con un bot truffa su Telegram:

  • i bot truffatori vanno alla ricerca d’informazioni extra;
  • i bot truffatori presentano domande e conferme non richieste;
  • i bot truffatori avviano azioni in automatico senza consensi.

Più nel dettaglio, i bot reali e non dannosi hanno uno scopo chiaro e, la maggior parte delle volte, si attengono solo a esso. Invece, i bot pericolosi potrebbero comportarsi in modo strano o chiedere informazioni di cui non hanno bisogno per lo scopo per il quale sono stati programmati. Per esempio, un bot dedicato alle notizie non dovrebbe richiedere dettagli specifici del contatto non inerenti allo scopo. Inoltre, il bot autentico risponde a comandi e domande specifiche dell’utente. Al contrario, il bot truffatore avvia spesso domande e conferme non richieste dall’utente, il che è un segnale d’allarme molto importante. Infine, i bot truffatori su Telegram avviano spesso una conversazione con un contatto senza chiedere conferma o inviano messaggi non richiesti.

In tutto questo, è importante anche analizzare la grammatica e la lingua che il bot utilizza per rispondere. Molti sviluppatori di bot dannosi non tengono conto della correttezza del linguaggio, causando strani termini ed errori di ortografia. In poche parole, un comportamento insolito è un segnale di allarme che indica la possibile presenza di un bot dannoso.

Alla ricerca del bot dannoso

Come specificato in precedenza, comprendere se un bot è stato programmato per truffare l’utente su Telegram può essere sicuramente complesso. Tuttavia, al minimo dubbio, è importante controllare sul web la validità del bot o cercare informazioni su di esso. Basta cercare su Google il nome del bot e controllare se altri utenti hanno condiviso la loro esperienza o informazioni negative a riguardo.

Alla ricerca del Bot dannoso

Invece, nel caso in cui ci sia un dubbio, o se si tratta di un bot appartenente a un canale Telegram, è consigliabile controllare le sue risposte agli altri utenti. In ogni caso, è importante fare attenzione ed evitare di proseguire una conversazione o interagire con il bot che risponde in maniera dubbia.

Telegram e la sicurezza online

La sicurezza online è una priorità e richiede un’attenzione costante, nello specifico su Telegram per provare a proteggersi dai bot dannosi è necessario attivare l’autenticazione a due fattori. Una funzione che migliora la sicurezza dell’account aggiungendo un passaggio di verifica secondario. Il procedimento rende difficile per qualsiasi entità dannosa, compresi i bot, ottenere l’accesso non autorizzato all’account e alla password principale.

Per questo motivo, è altrettanto importante verificare sempre il tipo di consensi accettati sull’app, inclusa la divulgazione del proprio contatto, la possibilità di essere aggiunti a una chat di gruppo o individuale e le autorizzazioni con bot e canali. Infine, è fondamentale controllare periodicamente le impostazioni di Telegram e gli eventuali aggiornamenti sulla privacy o il controllo della sicurezza sulla piattaforma. Tutte le precauzioni aiutano a mantenere un’esperienza sicura e protetta su Telegram.

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