POCO F5, la recensione: all'altezza del Pro

La recensione di POCO F5: rapporto qualità prezzo elevato, potenza da vendere e ottima autonomia per la new entry tra gli smartphone Xiaomi.

POCO F5 ha fatto il suo debutto ufficiale la scorsa settimana, confermando pressoché tutte le indiscrezioni della vigilia e ribadendo nuovamente qual è la filosofia di Xiaomi: proporre smartphone in ogni segmento di mercato, puntando sul quel rapporto qualità-prezzo elevato che è fin qui valso il successo dei suoi brand. Abbiamo trascorso una decina di giorni in compagnia del telefono, ecco la nostra recensione completa.

POCO F5: la recensione del nuovo smartphone Xiaomi

Rispetto al modello dello scorso anno, il prezzo di ingresso aumenta leggermente, ma portando con sé diversi miglioramenti sul fronte hardware. Consigliamo di prenderlo in considerazione se si è alla ricerca di un prodotto fortemente votato alla multimedialità, ottimizzato sul fronte dei consumi e con un design che, in almeno due delle sue tre colorazioni, si discosta dal resto della categoria. Addentriamoci nei dettagli con la nostra analisi.

Lo smartphone POCO F5

Lo smartphone POCO F5

Hardware: batte un cuore Snapdragon

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in occasione dell’annuncio, la scheda di POCO F5 somiglia molto a quella del fratello maggiore F5 Pro. Sono tante le caratteristiche in comune, fatta eccezione però per alcuni elementi chiave, a partire dal processore nascosto sotto la scocca. Una riflessione che sottoponiamo subito al lettore, così che possa eventualmente valutare l’ipotesi di affrontare una spesa extra e acquistare l’altra variante oppure di accettare qualche compromesso risparmiando, ma beneficiando al tempo stesso di alcuni plus assenti invece nel modello più costoso. Proponiamo di seguito l’elenco completo delle specifiche tecniche integrate.

  • Display Flow AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione FHD+ (2400×1080 pixel), frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz, Dolby Vision, HDR 10+ e Gorilla Glass 5;
  • chipset Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 2 con CPU Kryo octa-core fino a 2,91 GHz e GPU Adreno;
  • 8 o 12 GB di RAM LPDDR5 con tecnologia Dynamic RAM Expansion 3.0;
  • 256 GB di memoria interna UFS 3.1;
  • tripla fotocamera posteriore con registrazione video 4K supportata da OIS ed EIS, formata da sensori da 64 megapixel (f/1.79), 8 megapixel (f/2.2) e 2 megapixel (f/2.4);
  • fotocamera frontale da 16 megapixel (f/2.45);
  • connettività 5G, supporto dual SIM (dual standby 5G+5G), Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3, GPS e NFC;
  • altoparlanti stereo con Dolby Atmos;
  • jack audio da 3,5 mm;
  • sensore di impronte laterale;
  • IR Blaster;
  • batteria da 5.000 mAh con ricarica rapida da 67 W;
  • dimensioni 161,11×74,95×7,90 millimetri, peso 181 grammi;
  • colorazioni White, Blue e Black;
  • sistema operativo Android 13 con MIUI 14 for POCO e accesso a Google Play.
POCO F5: il contenuto della confezione

POCO F5: il contenuto della confezione

Xiaomi ha dunque scelto l’unità Snapdragon 7+ Gen 2 di Qualcomm (Snapdragon 8+ Gen 1 sul Pro), offrendo così prestazioni elevate e consumi ridotti, un binomio che, come avremo modo di spiegare più avanti, risulta vincente. 256 GB di memoria interna sono più che sufficienti per un normale utilizzo e ad aumentare la RAM in dotazione, 8 o 12 GB, è la tecnologia Dynamic RAM Expansion 3.0 che entra in azione quando necessario.

Non abbiamo mai riscontrato incertezze o rallentamenti nei giorni trascorsi in compagnia di POCO F5, nemmeno cimentandoci nel gaming più spinto con titoli come Asphalt 9 Legends e Call of Duty Mobile. L’esperienza di gioco è più che soddisfacente, sia interagendo tramite touchscreen sia associando un controller Bluetooth.

Asphalt 9 Legends in esecuzione su POCO F5

Asphalt 9 Legends in esecuzione su POCO F5

A tal proposito, segnaliamo la modalità Turbo dedicata, che ottimizza la gestione delle risorse hardware, per sfruttare al massimo la potenza di calcolo a disposizione e garantire così prestazioni all’altezza delle aspettative.

Design: un tocco originale

Promosso il lavoro svolto sul design. Lo si nota a primo impatto. Xiaomi ha deciso di proporre tre colorazioni differenti, denominandole semplicemente Black, White e Blue (la prima è quella che abbiamo avuto modo di provare). Paradossalmente, quella dal look più tradizionale è l’ultima, mentre la variante nera e bianca sono caratterizzate da una trama sul retro piuttosto particolare e che conferisce al dispositivo uno stile a modo suo unico.

Le tre colorazioni di POCO F5: Black, White e Blue

Le tre colorazioni di POCO F5: Black, White e Blue

Via l’isola posteriore che ospitava le fotocamere sulle generazioni precedenti, torna il jack audio da 3,5 (sulla parte superiore) e il lettore di impronte digitali è integrato nel pulsante di accensione (funziona senza esitazioni).

Il design dello smartphone POCO F5

Il design dello smartphone POCO F5

Risulta piuttosto compatto e leggero, nonostante le dimensioni generose dello schermo. Farà felici coloro che preferiscono gli smartphone con le cornici piatte e i pulsanti fisici disposti sullo stesso lato.

L’unico appunto è forse quello che riguarda la posizione dei due altoparlanti, disposti uno a destra (sotto) e l’altro a sinistra (sopra). Durante la riproduzione dei contenuti, tenendo il telefono in mano, può accadere di coprire accidentalmente una delle due griglie.

POCO F5, un dettaglio del design

POCO F5, un dettaglio del design

Segnaliamo infine la presenza della cover trasparente nella confezione, ormai un must e molto utile per proteggere il dispositivo, seppur accettando di fare i conti con un ingombro leggermente aumentato e con un inevitabile impatto a livello estetico.

Fotocamere: tutto come da aspettative

Le tre fotocamere posteriori in dotazione danno vita a un setup di tutto rispetto. La volontà di innovare e rinnovare balza subito all’occhio di chi ricorda il design delle generazioni F precedenti: via l’isola sul retro che ospitava i sensori, ancora ben in vista invece su POCO X5 e, sebbene meno evidente, anche su F5 Pro.

L’unità principale è da 64 megapixel, progettata per accorpare la luce acquisita da quattro pixel adiacenti, tramite binning. Qui è affiancata da un’ottica con apertura f/1.79 e dalla stabilizzazione ottica OIS. Le altre due sono invece da 8 megapixel (ultragrandangolare, f/2.2) e da 2 megapixel (macro, f/2.4).

Non è una configurazione da top di gamma, va precisato, ma l’implementazione di alcuni accorgimenti lato software, a partire dai preset, consente a chiunque di ottenere risultati soddisfacenti semplicemente aprendo l’app Fotocamera, inquadrando e scattando.

Ecco quanto ottenuto con la modalità Foto standard sfruttando il grandangolo (0.6x). Nel cerchi in evidenza i dettagli a piena risoluzione.

POCO F5: una foto scattata con il grandangolo

POCO F5: una foto scattata con il grandangolo

Passiamo a 1x per osservare particolari più lontani.

POCO F5: una foto scattata a 1x

POCO F5: una foto scattata a 1x

E infine allo zoom 2x, mantenendo un buon livello dei dettagli a piena risoluzione.

POCO F5: una foto scattata con zoom 2x

POCO F5: una foto scattata con zoom 2x

Qui sotto, invece, un’immagine acquisita sfruttando l’intera risoluzione del sensore principale (64 megapixel, circa 22 MB di peso): usare con prudenza. Nello zoom, un dettaglio non ridimensionato.

Un'immagine a piena risoluzione acquisita con il sensore principale di POCO F5 da 64 megapixel

Un’immagine a piena risoluzione acquisita con il sensore principale di POCO F5 da 64 megapixel

C’è anche la modalità Pro, per chi vuol sperimentare con parametri e fattori come il bilanciamento del bianco, l’apertura, la velocità, la sensibilità ISO, l’esposizione e la lunghezza focale. Dedicandogli il giusto tempo, può dare soddisfazioni.

La modalità Pro per la fotocamera di POCO F5

La modalità Pro per la fotocamera di POCO F5

Sempre utile la funzione predisposta per la scansione dei documenti. Le altre sono quelle che è lecito attendersi: Foto standard, Ritratto e Notte (aumenta il tempo di esposizione). Non mancano poi Panorama, Time-lapse, Slow-motion e VLOG. A proposito di quella notturna, si comporta egregiamente, anche se nelle condizioni di illuminazione meno favorevoli si possono incontrare problemi legati alla messa a fuoco.

La modalità Notte della fotocamera di POCO F5

La modalità Notte della fotocamera di POCO F5

In merito alla registrazione video, si arriva alla risoluzione 4K, facendo però i conti con il limite dei 30 fps.

Per aumentare il framerate è necessario scendere a compromessi con il formato, selezionando Full HD a 60 fps. Segnaliamo che il modello Pro si spinge alla definizione 8K (24 fps).

Simpatica la modalità Macro, seppur limitata a 720p e con una messa a fuoco che non sempre collabora (è necessario gestirla manualmente, avvicinandosi o allontanandosi dal soggetto inquadrato).

Senza infamia né lode la selfie camera frontale da 16 megapixel (f/2.45). Fa il suo dovere.

Video e audio: grande display, grandi speaker

Mettendo sotto la lente d’ingrandimento il comparto multimediale, POCO F5 esce decisamente a testa alta. Non sono da segnalare compromessi, anzi, video e audio vanno oltre le aspettative considerando la fascia di prezzo.

Senza troppi giri di parole, il display è ottimo. Tre caratteristiche da sottolineare su tutte: il pannello AMOLED in dotazione con risoluzione elevata (seppure inferiore rispetto al modello Pro) che mostra i muscoli quando si guarda un contenuto, la frequenza di aggiornamento che arriva a 120 Hz rendendo fluidi movimenti e animazioni, le cornici sottili che testimoniano il buon lavoro svolto sul design.

Il display di POCO F5 è ottimo per lo streaming

Il display di POCO F5 è ottimo per lo streaming

Discorso pressoché identico per il sonoro. Troviamo gli altoparlanti stereo con certificazione Dolby Atmos (nella stessa configurazione del fratello maggiore) che anche al massimo del volume non mostrano segni di cedimento né distorsioni. Detto questo, difficilmente, durante il normale utilizzo si arriverà al 100%, a meno che non li si voglia sfruttare come una sorta di speaker o in ambienti esterni.

Nulla di particolare da segnalare in merito alle telefonate (troppo spesso rischiamo di dimenticarci che dovrebbe rimanere questa la funzione principale). Tutto nella norma, si sente perfettamente l’interlocutore anche nelle situazioni più rumorose e il vivavoce fa il suo dovere.

Il design di POCO F5

Il design di POCO F5

Ciliegina sulla torta, il ritorno del jack da 3,5 mm per cuffie e auricolari (assente su F5 Pro). C’è chi ancora preferisce connetterli via cavo: brava Xiaomi che ne ha preso atto.

Batteria: non vi lascerà mai a piedi

Ecco un altro dei punti di forza di POCO F5: l’autonomia. Come già scritto, la batteria in dotazione ha una capacità pari a 5.000 mAh. Un valore di per sé poco esplicativo, se non rapportato alle modalità di impiego che il dispositivo fa dell’energia immagazzinata. In altre parole, equivale ad affermare che il serbatoio di un’automobile può contenere 70 litri di carburante. Sono molti? Pochi? Dipende dall’utilizzo che se ne fa, da come funziona il motore, da quanto consuma.

E su questo fronte, lo smartphone può contare sulle ottimizzazioni introdotte da Qualcomm con l’unità Snapdragon 7+ Gen 2 svelato nei mesi scorsi. Il lavoro svolto sull’efficienza si fa sentire e anche facendone un uso intenso (gaming, streaming, social) molto difficilmente sarà necessario effettuare una ricarica prima di fine giornata.

A questo si aggiunge la ricarica da 67 W via USB-C, con adattatore e cavo inclusi nella confezione. Manca il supporto alla modalità wireless, presente invece nel modello Pro e che potrebbe portare qualcuno a preferire quest’ultimo.

Il caricatore da 67 W in dotazione a POCO F5

Il caricatore da 67 W in dotazione a POCO F5

Finalmente, anche il segmento di mercato che si rivolge a coloro più attenti al portafogli inizia ad accogliere innovazioni reali sul fronte della batteria: consumi ottimizzati e attese ridotte quando è il momento di fare il pieno.

Stando a quanto reso noto alla presentazione, il tempo dichiarato per passare da 0% a 100% è 46 minuti. Come sempre, in sede di recensione, abbiamo eseguito il test e possiamo confermare la stima, andando oltre, ma di poco. Scaricando completamente la batteria, si torna al pieno della carica in 47 minuti precisi. Ecco tutti gli step.

  • 0%-33% in 10 minuti;
  • 0%-48% in 15 minuti;
  • 0%-62% in 20 minuti;
  • 0%-75% in 25 minuti;
  • 0%-84% in 30 minuti;
  • 0%-92% in 35 minuti;
  • 0%-97% in 40 minuti.
  • 0%-99% in 43 minuti.
  • 0%-100% in 47 minuti.

Software: Android+MIUI, un classico Xiaomi

Nessuna sorpresa: all’unboxing troviamo Android 13 con interfaccia MIUI 14. La user experience è quella tipica degli smartphone Xiaomi, ormai ben collaudata e via via perfezionata nel tempo dal produttore. Non è certo la versione stock del sistema operativo, ma la libertà in termini di personalizzazione non manca e tutti dovrebbero poter ottenere una configurazione ideale, in base alle proprie preferenze, senza troppe difficoltà. C’è ovviamente il pieno supporto a Google Play per i download.

POCO F5: informazioni di sistema e specifiche tecniche

POCO F5: informazioni di sistema e specifiche tecniche

Tra le applicazioni preinstallate ne troviamo parecchie infilate dal brand e che, con tutta probabilità, l’acquirente vorrà eliminare al primo avvio: una decina di giochi, social come Snapchat, TikTok e LinkedIn che potranno comunque essere scaricati in autonomia, lo store AliEpress e WPS Office per fare alcuni esempi. Se non desiderate, in pochi tap è possibile eliminarle.

Le applicazioni preinstallate su POCO F5

Le applicazioni preinstallate su POCO F5

Si tenga conto che il brand garantisce due anni di aggiornamenti per il sistema operativo e tre per le patch di sicurezza. A questo proposito, segnaliamo che a pochi giorni di distanza dal lancio è arrivato l’update con quelle di aprile.

Conclusioni, pro e contro

In definitiva, com’è POCO F5? Ottimo, considerando il comparto hardware in dotazione e il prezzo di lancio fissato in 429,90 euro per la configurazione 8/256 GB. Chi ha già familiarità con l’interfaccia degli smartphone Xiaomi troverà pane per i suoi denti, a fronte di una spesa tutto sommato contenuta, seppur non da entry level. La presenza di uno dei più recenti chipset Qualcomm si fa sentire non solo sul fronte delle prestazioni, ma anche per quanto riguarda l’autonomia, aspetto di fondamentale importanza per un dispositivo che fa della multimedialità uno dei suoi principali punti di forza.

Paradossalmente, rappresenta uno dei concorrenti più diretti per il fratello maggiore, quel modello Pro che dalla sua vanta una risoluzione più elevata del pannello, il supporto alla ricarica wireless e un processore ancora più potente, sempre di Qualcomm. Di seguito tutte le versioni proposte e i loro prezzi.

  • POCO F5 (8/256 GB) a 429,90 euro;
  • POCO F5 (12/256 GB) a 479,90 euro;
  • POCO F5 Pro (8/256 GB) a 579,90 euro;
  • POCO F5 Pro (12/256 GB) a 629,90 euro;
  • POCO F5 Pro (12/512 GB) a 649,90 euro.

Pro

  • Comparto hardware di buon livello, soprattutto in rapporto al prezzo;
  • audio e video senza compromessi, ottimo per gaming e streaming;
  • lettore di impronte laterale preciso e rapido;
  • autonomia elevata e ricarica rapida con adattatore incluso;
  • trio di fotocamere posteriori all’altezza delle aspettative.

Contro

  • Solo due anni di aggiornamenti garantiti per il sistema operativo.
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