Nintendo Switch: nuovi giochi dal passato

G-Mode lancia un nuovo archivio di giochi, adattando titoli molto popolari ai tempi dei telefoni cellulari alla moderna console Nintendo Switch.
Nintendo Switch: nuovi giochi dal passato

G-Mode, società che ha prodotto innumerevoli giochi basati su Java per i telefoni cellulari dagli anni 2000 in poi, ha annunciato che rilascerà a breve una versione di alcuni di questi giochi per la diffusissima console di gioco Nintendo Switch. Il primo gioco della nuova serie G-Mode Archives, il JRPG Flyhight Cloudia a 16 bit , uscirà il 16 aprile, in Giappone.

Nuovi giochi G-Mode per Nintendo Switch

Tanti anni fa, quando i moderni store di app per smartphone non avevano ancora preso il via in Occidente, gli utenti degli allora diffusissimi telefoni a conchiglia, soprattutto in Giappone, facevano accesso a vasti ecosistemi di contenuti e librerie di giochi da far girare sui propri “pad a dieci tasti”, tra i quali quelli proposti da G-Mode. Spesso per l’accesso a queste librerie di giochi adattati ai telefoni veniva chiesto il pagamento di un abbonamento mensile. Poi però il servizio è andato via via scomparendo.

Con l’arrivo degli smartphone, G-Mode ha già provveduto ad adattare alcuni dei suoi successi per i più recenti device mobile (ad esempio Kuukiyomi). Ora l’idea è di fare lo stesso per altre piattaforme moderne, come appunto Nintendo Switch. Il progetto si chiama G-Mode Archives e sarà accessibile tramite il Nintendo eShop.

Secondo le anticipazioni sembra che G-Mode rilascerà nuovi titoli settimanalmente. Nelle prossime tre settimane dovrebbero arrivare diversi giochi di simulazione, puzzle, sport, quali: Ai ai Roudou no Hibi, (rilascio previsto il 23 aprile), Kururin Cafe (30 aprile), Beach Volley Girl Shizuku (7 maggio) e così via. Ogni gioco della serie verrà venduto per poco più di 4 euro (500 yen, corrispondenti 4,25 euro).

Anche se non è molto probabile che il servizio venga rilasciato al di fuori del Giappone, scaricare i giochi Switch del nuovo archivio G-Mode dovrebbe in realtà essere abbastanza facile anche per chi risiede in altri paesi, quindi anche da noi in Italia.

Fonte: TheVerge

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