WhatsApp e la condivisione dello Stato su Facebook

Al via la fase di test di WhatsApp per la condivisione del proprio stato su Facebook, Instagram e sulle altre app collegate: ecco come funziona.

WhatsApp sta testando una funzione, già annunciata qualche tempo fa, che consente ai suoi utenti di condividere i post dallo stato di WhatsApp con altre app, prime fra tutte Facebook e Instagram. La nuova feature è disponibile a partire da oggi per gli utenti del programma beta di WhatsApp. I beta tester vedranno quindi una nuova opzione di condivisione sotto al loro stato, selezionando la quale potranno decidere di condividere il proprio stato direttamente sulla propria storia di Facebook o inviarlo a un’altra app come Instagram, Gmail o Google Foto.

WhatsApp: lo stato va anche su Facebook

Lanciato nel 2017, lo Stato di WhatsApp è cresciuto fino a essere utilizzato da 500 milioni di utenti ogni giorno, un successo che nel 2020 verrà sfruttato dall’app per mostrare i primi annunci pubblicitari. La funzione WhatsApp Status, fondamentalmente, è già una feature in stile Instagram Stories o Facebook Stories e, allo stesso modo, consente di pubblicare immagini, testo e video sul tuo profilo per un tempo limitato di 24 ore. Si tratta pertanto di servizi pienamente compatibili tra loro.

Quello che precisa l’azienda è che, nonostante questa nuova possibilità, gli account WhatsApp, Facebook, Instagram e Google non verranno collegati tra loro. La nuova feature si basa sull’utilizzo delle stesse API (Application Programming Interface) di condivisione dei dati iOS e Android, al pari di quanto avviene con ogni altra app. Questo significa che i dati vengono trasferiti tra le app sul dispositivo, ma non che gli account vengano automaticamente integrati tra loro: i due post saranno eventi separati nei sistemi di Facebook e delle altre app.

Per il momento non sarà possibile avere lo stato di WhatsApp automaticamente condiviso con un altro servizio, ma bisognerà scegliere questa opzione ogni volta. Questa decisione viene motivata da WhatsApp con la volontà di mettere a disposizione una funzionalità che rappresenti una derivi da un’azione attiva da parte dell’utente.

Fonte: TheVerge

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