Un fallimento in India il PDA per i villaggi

Il palmare Simputer, Simple Inexpensive Multilingual Computer, creato in India non vende come dovrebbe. Circa quattro anni fa si parlava di questo prodotto come prototipo singolare

Il palmare Simputer, Simple Inexpensive Multilingual Computer, creato in India non vende come dovrebbe. Circa quattro anni fa si parlava di questo prodotto come prototipo singolare, nel 2004 fu messo in vendita, nel 2005 rischia di essere un grande fallimento sia economico sia sociale, visto che era stato creato in India per dotare di un accesso tecnologico le comunità rurali del luogo.

Simputer è stato prodotto nei laboratori dell’Istituto Indiano di Scienza a Bangalore. Simputer è dotato di sistema operativo Linux, smart card, supporto per le lingue Hindi e Kannada e uno schermo monocromatico con risoluzione 320X240 Pixels ma fatica ad affermarsi tra le popolazioni povere dell’India, nonostante fosse nato con lo scopo di combattere l’esclusione dei più poveri dal mondo della tecnologia.

Encore Software e Picopeta Simputers, le due società che si occupano di commercializzare il prodotto, hanno venduto in tutto 4 mila pezzi, contro i 50 mila previsti e si calcola che solo il 10% delle vendite è da attribuire agli acquisti della parte povera cui era destinato il prodotto, per il resto si tratta di uomini d’affari residenti in città già "sviluppate". Il costo del prodotto sembra elevato per il fine cui era destinato, infatti si aggira sui 225 e i 250 dollari, così il Simputer creato nel laboratorio indiano resta invenduto. Intanto i governi locali ricevono donazioni da altri giganti dell’informatica o della tecnologia mobile che più di ogni altro hanno intuito le potenzialità e la vastità del mercato indiano.


Simple Inexpensive Multilingual Computer

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