Netflix è costretta ad aumentare i prezzi: presto nuovi rincari in Italia

Netflix è stata costretta ad aumentare i prezzi negli Stati Uniti e in Canada e il motivo porterà ancora a nuovi rincari anche in Italia.
Netflix è costretta ad aumentare i prezzi: presto nuovi rincari in Italia

Pochi giorni fa Netflix ha comunicato un nuovo aumento prezzi dei piani di abbonamento destinato a tutti gli utenti iscritti al servizio negli Stati Uniti d’America e in Canada. Non solo questa notizia non ha fatto piacere agli abbonati, ma ha innescato una serie di polemiche in tutto il mondo, con buona pace dei competitor che stanno assistendo come spettatori della migliore serie TV mai vista prima. Purtroppo però c’è da ammettere che il colosso americano è stato costretto a questa azione e il motivo porterà ancora nuovi rincari anche in Italia.

Netflix aumenta i prezzi perché non vuole più finanziamenti

Perché Netflix ha aumentato i prezzi dei piani di abbonamento negli Stati Uniti d’America e in Canada? Il solito motivo, citato direttamente dalla voce del colosso dello streaming on demand anche quando le rimodulazioni giungeranno in Italia, forse a breve, è sempre questo:

Stiamo aggiornando i nostri prezzi in modo da poter continuare a offrire un’ampia varietà di opzioni di intrattenimento di qualità. Come sempre, offriamo una gamma di piani in modo che i membri possano scegliere un prezzo che si adatti al loro budget.

Ovviamente si tratta della spiegazione ufficiale. Tuttavia il tentativo è quello di non spiegare invece la vera motivazione, che in parte riguarda la concorrenza spietata e di successo, ma anche e soprattutto scelte economico-finanziarie interne. Infatti, l’amministratore delegato Reed Hasting aveva annunciato, nell’ormai lontano gennaio 2021, che la società non si sarebbe più appoggiata a finanziamenti esterni per far fronte alle spese quotidiane.

Quindi l’obiettivo sarebbe quello di gestire stipendi dei dipendenti e costi per la realizzazione di nuovi contenuti attraverso i propri fondi. Netflix infatti, nel giro di una decina d’anni, aveva spinto il suo debito a 16 miliardi di dollari. Ancora non è stato completamente estinto, ma i guadagni del colosso dovranno bastare. E dove prenderli se non pensando, attraverso un minuzioso calcolo, a un aumento programmato dei piani di abbonamento?

È quindi evidente che presto anche noi abbonati italiani subiremo lo stesso trattamento a cui ora saranno sottoposti quelli statunitensi e canadesi. È solo questione di tempo, chissà se poi anche qui in Italia saranno in molti ad abbandonare la piattaforma Netflix come sta succedendo in questi giorni in America e Canada.

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