Cybercriminali: come agiscono e perché sono pericolosi

Entriamo nel mondo dei cybercriminali e scopriamo come agiscono e perché questi gruppi, identici ad aziende legittime, sono pericolosi.
Cybercriminali: come agiscono e perché sono pericolosi

Yoroi, società esperta in cybersicurezza, ha prodotto uno studio che spiega come sono organizzati i cybercriminali. In questo rapporto, pubblicato recentemente, viene descritto come questi gruppi agiscono e perché sono così pericolosi.

Uno degli aspetti più interessanti è che i cybercriminali esperti sono organizzati come vere e proprie aziende legittime. Hanno il loro consiglio di amministrazione, poi ci sono coloro che seguono la produzione, esistono quelli che sul campo informatico compiono gli attacchi e ci sono persino i contabili che gestiscono le entrate e gli utili.

Insomma, oggi come oggi la sicurezza informatica è un tema molto importante perché se esiste così tanta organizzazione dietro chi sferra attacchi phishing, smishing, malware e ransomware, allora vuol dire che siamo davvero tutti in pericolo.

Scopriamo quindi, grazie allo studio di Yoroi, come agiscono i cybercriminali e perché occorre prestare più che la massima attenzione in questo periodo caldo, dove gli attacchi stanno aumentando a vista d’occhio.

Cybercriminali: come sono organizzati

Un rapporto sulla cybersicurezza del CERT-AGID rivela che recentemente l’Italia ha subito, solo negli ultimi 7 giorni, 35 campagne malevole. Si tratta di un dato che fa ben comprendere come oggi i cybercriminali siano sempre più organizzati e utilizzino tecniche sempre più avanzate.

Yoroi, nel suo ultimo studio, ha svelato come i cybercriminali sono organizzati e perché riescono a mettere a segno sempre più attacchi risultando introvabili e quindi finendo impuniti. Sono due gli elementi fondamentali: la loro organizzazione, simile a imprese legittime, e l’evoluzione delle loro campagne malevole.

Secondo il primo fondamentale, i cybercriminali hanno ruoli ben specifici nel gruppo. Ciò li rende simili alle normali imprese. Come anticipato, ci sono i veterani che fungono da consiglio di amministrazione. Ci sono anche gli addetti al marketing che cercano di posizionare il marchio all’interno della community. Esiste anche una sorta di ricerca personale impegnata nel reclutamento di nuove forze lavoro all’interno del circuito.

Non mancano nemmeno i contabili che sono impegnati nella gestione dei guadagni e nel riciclaggio del denaro, frutto di ricatti, campagne malware e altro di fraudolento. Infine, nell’impresa esistono anche gli esperti che operano le intrusioni all’interno di organizzazioni bersaglio e gli sviluppatori, impegnati nella realizzazione di nuovi virus, malware, trojan, spyware e ransomware.

Un modo per proteggersi dai cybercriminali del web è affidarsi a un buon sistema antivirus. Tra i più completi c’è Norton 360 Deluxe che integra anche una VPN e un sistema di monitoraggio del Dark Web che avvisa in caso di furto dei propri dati personali e sensibili finiti in vendita su siti pericolosi.

Fonte: Yoroi

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