Neffos C5 Max

<2 GB meno di 32 GB 3045mAh 13MpX 5.5" Mediatek - MT6753
Phablet entry-level con un ottimo schermo. Un'altra prova convincente per TP-Link?

Abbiamo già conosciuto il marchio Neffos, brand scelto da TP-Link per debuttare sul mercato mobile, e quest’oggi ci occuperemo di un modello appartenente alla linea più economica dell’azienda cinese. A differenza dell’X1, che è l’ammiraglia di casa, il C5 Max appartiene alla parte di base del listino: la costruzione del prodotto è differente, ma l’impostazione del progetto Neffos è la stessa, ovvero la ricerca di un buon rapporto tra prezzo e prestazioni, con una dotazione hardware di buon livello e un software ben confezionato per ottimizzare l’esperienza d’uso.

Il C5 Max è un phablet da 5,5 pollici di diagonale, dalle forme piuttosto tradizionali. Anche la confezione di vendita è piuttosto tradizionale: completa di tutto, al suo interno oltre allo smartphone ci sono il manuale di introduzione al prodotto, cuffie auricolari stereo con pulsanti sul cavo, alimentatore da 2A per la ricarica e ovviamente un cavo USB-microUSB. Non c’è un accessorio che ormai è praticamente onnipresente: la graffetta per estrarre il vassoio delle SIM, inutile in questo caso visto che il C5 Max ha una cover posteriore rimovibile (ma la batteria è integrata).

Due colorazioni disponibili: bianco con cornice frontale bianca, quello in prova, e grigio scuro con frontale nero. Entrambi dual-SIM e con un vano aggiuntivo per la microSD, configurazione sempre più rara tra gli smartphone in circolazione.

Rispetto all’X1, uno smartphone compatto per gli standard odierni, il C5 Max è un phablet dal profilo tradizionale: 152×76 millimetri le misure dell’area frontale, con uno spessore di 8,95 millimetri e un peso di 161 grammi. Non è un peso piuma questo Neffos, anche in considerazione della batteria integrata da 3.045mAh, ma non è scomodo da impugnare: molto liscio il posteriore in ABS, che tuttavia non risulta particolarmente scivoloso o incline ad accumulare impronte.

Tradizionale anche la disposizione degli elementi input-output. Sul posteriore c’è la fotocamera principale da 13 megapixel, con doppio flash LED e lente luminosa f2.0 dotata di autofocus, con appena sopra il microfono secondario e in basso sempre sul posteriore l’altoparlante di sistema. Rimossa la cover posteriore si vedono i due slot in grado di ospitare ciascuno una SIM in formato micro, con dall’altra parte un altro vano per la microSD fino a 32GB.

Sulla parte inferiore del terminale c’è un connettore micro-USB e il microfono principale, in alto il jack audio da 3,5mm per le cuffie. Il pulsante di accensione e il bilanciere audio sono sul fianco destro dello smartphone.

Il frontale è anch’esso piuttosto tradizionale: niente tasti hardware per l’interfaccia, un LED di notifica posto accanto alla capsula auricolare assieme a una fotocamera da 5 megapixel per i selfie. Non mancano ovviamente sensori di luminosità e prossimità. Da segnalare la presenza di una cornice effetto cromato che circonda lo schermo, un dettaglio estetico che non infastidisce e che rende un po’ più originale il design.

Come già accaduto con l’X1, anche il C5 Max monta un processore Mediatek: si tratta in questo caso di un MT6753, un octa-core formato da 8 nuclei Cortex-A53 regolati a 1,3GHz di frequenza abbinati a una GPU Mali-T720. Anche in questo caso la scelta è ricaduta su un processore che privilegia i consumi ridotti alle prestazioni estreme: una scelta sensata considerata la fascia di appartenenza del prodotto, che dispone inoltre di 2GB di memoria RAM e 16GB di storage integrato.

Il sottosistema wireless è piuttosto completo: entrambe le SIM card installate possono accedere alla rete LTE (4G) fino alla Cat.4 (150Mbps in download), con la copertura delle bande necessarie per funzionare al meglio sul territorio italiano. Il WiFi opera sulla frequenza di 2,4GHz e supporta i protocolli 802.11 b/g/n, il Bluetooth segue le specifiche della release 4.0, la connettività GPS comprende anche i segnali Glonass. Bello schermo montato sul C5 Max: è un pannello IPS con risoluzione FullHD (1080p), con una buona luminosità complessiva e un ottimo angolo di visione. Lo schermo è senza dubbio il pezzo forte di tutta la scheda tecnica, una bella scoperta quando si accende per la prima volta il terminale.

Lato software da segnalare la presenza di Android 5.1 sul terminale, versione non recentissima del sistema operativo ma ben supportata con una personalizzazione dell’interfaccia di impronta analoga a quella già vista sull’X1: questo isgnifica che non c’è il drawer, ma anche che l’aspetto generale estetico è piuttosto essenziale e gradevole, con colori e sfondi facili da modificare con un gestore dei temi essenziale ma efficace, e un menu impostazioni familiare nel suo utilizzo.

Anche la parte telefonica corrisponde nelle performance a quanto visto su X1: efficace nella ricezione e nella stabilità del segnale, buone le chiamate in capsula auricolare. Più scarsa l’efficacia dell’altoparlante di sistema, piazzato in punto poco felice nella parte posteriore e con un potenza complessiva non eccezionale: il suono ne esce pulito ma povero di bassi, e in certe situazioni può risultare poco efficace, se si volesse ad esempio usarlo per le chiamate vivavoce in auto.

Le performance del processore Mediatek installato sono decisamente soddisfacenti nella vita di tutti i giorni: navigazione, posta elettronica, ascolto della musica e visione di contenuti video non deludono. Bene lo schermo FullHD in questo senso, anche se dobbiamo segnalare che è meglio non superare la risoluzione 1080p per quanto attiene i video per non rischiare di perdere qualche fotogramma qua e là superando la capacità effettiva della CPU. I giochi sono comunque alla portata di questo smartphone: ci si diverte abbastanza grazie allo schermo ampio, e la GPU riesce a garantire prestazioni adeguate.

Veniamo alla fotocamera. L’interfaccia del software è essenziale ma efficace, di semplice utilizzo: ci sono anche delle modalità di scatto creativo, con filtri integrati, HDR e scatto bellezza o panoramico. Gli scatti realizzati di giorno sono di buon livello per la fascia di appartenenza, con un efficace algoritmo HDR impiegato che migliora significativamente le fotografie in controluce o con ampie zone di chiaroscuro. La messa a fuoco ci è parsa sempre precisa e rapida, anche in macro: peccato che le immagini riprese in quest’ultima modalità siano un po’ penalizzate da un po’ di rumore di fondo. Alla sera le foto risultano un po’ buie, nonostante la lente posteriore sia piuttosto luminosa: si possono tirare fuori scatti comunque soddisfacenti, ma rimangono in linea con la fascia di appartenenza del terminale.

Per la batteria vale lo stesso tipo di considerazioni fatte con l’X1: dopo un momento iniziale nel quale il consumo ci è parso elevato, abbiamo constatato un deciso miglioramento nei giorni successivi. Segno che evidentemente le fasi iniziali di installazione del software penalizzano il C5 Max, ma che con il consolidarsi delle app a bordo la faccenda si va facendo decisamente più interessante: si arriva a sera con un utilizzo standard del terminale, e anche la ricarica è piuttosto rapida grazie al caricabatterie da 2A fornito.

Il Neffos C5 Max è un phablet in grado di ospitare due SIM e una memoria microSD, contemporaneamente, in un design non particolarmente originale ma comunque gradevole. TP-Link ha riprodotto anche in questa fascia del mercato lo stesso tipo di combinazione che avevamo già osservato sull’X1: uno smartphone senza fronzoli,  ben equilibrato.

Il prezzo sul mercato del C5 Max è inferiore a 150 euro: un prezzo interessante viste le performance mostrate, sempre adeguate, e con un’autonomia sufficiente a gestire una giornata lontani dalla presa. L’interfaccia sviluppata da Neffos si è confermata ben riuscita anche su questo formato di schermo, e nel complesso il terminale TP-Link risulta costruito in modo solido. Lo schermo, soprattuto, merita letteralmente una seconda occhiata: ha dei colori molto equilibrati e risulta ben leggibile in ogni condizione.

Certo il C5 Max si va a inserire in una categoria davvero affollata e piena di concorrenza: Neffos fa bene comunque a strutturare dal basso verso l’alto la propria offerta, che si sta gradualmente allargando. Il risultato è un terminale essenziale ma con un bello schermo, che può costituire un prodotto valido per tutti quegli utenti che non cercano la performance assoluta bensì un telefono affidabile ed efficiente.

6.25
voto della redazione come assegnamo i voti
Prestazioni
Imaging
Autonomia
Esperienza

Statistiche

Memoria RAM

0 GB
Neffos C5 Max
8 GB
Media di mercato

Archiviazione

0 GB
Neffos C5 Max
182 GB
Media di mercato

Batteria

3045 mAh
Neffos C5 Max
4654 mAh
Media di mercato

Scheda tecnica

Caratteristiche principali

Nome prodotto
RAM <2 GB
Storage meno di 32 GB
Prezzo Base 115.68
Capacità della batteria (mAh) 3045
Risoluzione in Mpx 13
Diagonale Schermo 5.5
Jack audio
Pieghevole
SoC Mediatek - MT6753
Reti supportate
Tipo di pannello dello schermo
Sistema operativo Android
Versione SO 5.1

Caratteristiche fotocamera

Numero sensori
Apertura focale
Flash
Frame rate 30
Grandangolo
Massima risoluzione video 1080p
Messa a fuoco
Raw
Stabilizzatore
Tipo di zoom
Zoom, numero ingrandimenti
Numero sensori
Apertura focale
Massima risoluzione video

Altre caratteristiche

Ricarica wireless
Ricarica rapida
Resistente all'acqua
Infrarossi
NFC
Tipo di USB Micro USB
Tipo di WIFI WIFI 4
Dual Sim
Altezza in mm 152.000
Larghezza in mm 76.000
Peso in grammi 161.000
Spessore in mm 8.950
Scheda memoria esterna ( max supportata)
GPU
PPI -> risoluzione schermo e presenta i naming FHD 4K etc
Protezione schermo
Refresh schermo
Biometria

Caratteristiche minori

GPS
supporto eSim
Audio stereo
Luminosità
Rapporto di aspetto
Accelerometro
Bussola
Giroscopio
Interfaccia utente

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