Xiaomi interrompe la vendita del caricatore a 65W

Xiaomi ha ritirato ufficialmente dal mercato il suo caricabatterie a 65W con tecnologia GaN per un pericoloso problema alla vulnerabilità.

Il colosso cinese Xiaomi, al momento della presentazione dell’attuale serie di device flagship (la famiglia di smartphone Mi 10), ha presentato anche il nuovissimo caricabatterie rapido da ben 65W che utilizza una particolare tecnologia al nitruro di gallio (GaN). Secondo un nuovo report però, a poche settimana di distanza dalla commercializzazione, sembra che il caricatore rapido non sia più disponibile per l’acquisto e il motivo risiederebbe in una potenziale vulnerabilità.

Caricatore Xiaomi 65W: qual è il problema?

Secondo un report trapelato online, il dipartimento smartphone dell’azienda ha ricevuto un avviso sul rischio del caricatore da un team di sicurezza di terze parti. Il gruppo in questione ha dichiarato che il nuovo caricabatterie rapido Xiaomi da 65W sia tecnicamente vulnerabile ad oggi. Secondo le fonti, la falla risiederebbe nella natura del chip riscrivibile eFlash/MTP di cui è dotato il caricatore al fine di risolvere potenziali problemi aggiornando il protocollo di ricarica. È emerso però che tale firmware non può esser crittografato, dando di fatto la possibilità agli hacker di accedervi e causare un’uscita della tensione molto elevata che comporterebbe il rischio di danni al prodotto o al cliente stesso.

Per tale motivo, l’azienda è corsa ai ripari rimuovendo ufficialmente il suo caricabatterie rapido GaN da 65W da tutte le piattaforme in cui era in vendita, specificando “motivi di emergenza”; il caricatore è sparito anche dagli scaffali dei negozi fisici.

C’è da dire però che gli utenti non devono preoccuparsi di un’eventuale esplosione dei dispositivi o di un’autocombustione, in quanto gli ultimi smartphone presentati dall’azienda, godono tutti di una protezione da sovratensione. I gadget del brand hanno infatti uno stato di protezione della carica, intermittente o no che sia; questo comporta che, se la tensione dovesse superare i 20 V, l’OVP incorporato all’interno del device si avvierà per proteggere i chipset interni dello smartphone. Questo però non salvaguarda gli accessori esterni periferici come le cuffie cablate, che potrebbero venire seriamente danneggiate dalla problematica.

In attesa che Xiaomi risolvi questo problema, è possibile contattare il servizio di assistenza clienti post-vendita per ricevere ulteriori informazioni in merito.

 

Fonte: Tech Sina

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