Twitter: lotta alla disinformazione più feroce

Twitter studia una nuova funzione di retweet intelligente al fine di esortare gli utenti a leggere un determinato articolo prima della condivisione.
Twitter: lotta alla disinformazione più feroce

Twitter si sta schierando in prima linea contro le fake news, gli articoli che fanno disinformazione e i post relativi ad ipotesi di complotto; senza preoccuparsi di attaccare nemmeno il presidente degli Stati Uniti d’America, il social network si batte per la lotta al razzismo e all’odio insito che si nasconde in semplici tweet di persone represse e frustrate che, evidentemente, nella vita non hanno di meglio da fare se non condividere notizie allarmiste, provocare terrore e gettare il proprio odio per la vita sulle altre persone.

Twitter: usare il pensiero critico prima del “Retweet”

In questo contesto, Twitter adesso chiederà, attraverso una spunta aggiuntiva, se, prima di condividere un determinato articolo, non lo si voglia leggere prima. La funzione si inserisce perfettamente in quel clima di “informazione corretta”, “bacchettando” tutte quelle persone che, leggendo un titolo sensazionalistico, condividono ciecamente il post sul social network.

L’operazione in test in questi giorni risulta essere provocatoria; di fatto, si vuole mettere in dubbio la lucidità delle persone circa lo “sharing intelligente”, per una condivisione di news sane e una comunicazione corretta. I primi test sono in funzione su Android e chiedono agli utenti se si desidera semplicemente “aprire l’articolo” prima del retweet.

Il social network ha dichiarato ad Engadget di non sapere però quando arriverà il porting del test anche su iOS.

La lotta alla disinformazione aumenta man mano che si avvicinano le elezioni presidenziali statunitensi del 2020 e Twitter incoraggia gli utenti a leggere ciò che condividono, proprio per il proliferare delle fake news. Il social non si aspetta che tutti si fermino a riflettere prima della condivisione di ogni singolo post, ma suggerisce di utilizzare il proprio pensiero critico prima di pigiare il famoso tasto di “retweet”. Dal comunicato presente sul profilo di @TwitterSupport del 10 giugno si evince questo:

Fonte: Engadget

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