Recensione Huawei Watch Fit 2, è perfetto: GPS e telefonate dal polso

Huawei Watch Fit 2 l'ho provato per diversi giorni e mi ha sorpreso, mi è piaciuto ancora di più del primo modello: eccolo nella mia recensione.
Recensione Huawei Watch Fit 2, è perfetto: GPS e telefonate dal polso

Già il primo modello mi aveva colpito, adesso mi ha conquistato. Huawei Watch Fit 2 l’ho testato diversi giorni prima di scrivere questa recensione e sono felice di averlo fatto: mi ha soddisfatto pianamente. Ho apprezzato moltissimo la presenza della possibilità di telefonare direttamente dal polso e ho notato che il GPS è probabilmente ancora più potente, considerando che ha agganciato il segnale anche in punti complicati (come un affollato centro storico, pieno di piccole vie).

Il design, non stravolto, è sempre basato sul concetto dell’ibrido fra smartwatch e smartband, ma – sarò diretta – qui di mero activity tracker c’è bene poco. Si tratta di un wearable assolutamente completo, dotato persino di memoria interna dove poter scaricare i propri brani musicali preferiti e ascoltarli anche senza lo smartphone, magari abbinando direttamente un paio di auricolari TWS.

Rispetto alla concorrenza, questo modello mi ha colpito anche perché decisamente meno costoso, persino la versione con cinturino oro o argento in maglia milanese, non ha un prezzo improponibile, è spesso in sconto e in più è particolarmente elegante. Per rendere più fruibile questa recensione, ho deciso di suddividere in punti chiave la mia analisi.

Huawei Watch Fit 2: la recensione

L’ho lasciato al polso per una decina di giorni, attirando l’attenzione di chiunque lo vedesse. Non passa inosservato, soprattutto il modello che ho provato io, per due motivi: è abbastanza ingombrante (ma neanche troppo, considerando che ho il polso piccolo) ed ha una colorazione che è impossibile non notare. Cassa e cinturino color oro, ma che non danno la sensazione di cheap, tutt’altro.

Di seguito, ecco i 6 motivi principali per i quali mi ha convinto:

  1. l’idea dell’ibrido continua a piacermi: la presenza una cassa ampia, che evita di essere ingombrante grazie al fatto di essere “allungata” è un concetto che mi è piaciuto la prima volta e mi ha convinto nuovamente adesso;
  2. display spettacolare: un pannello AMOLED da 1,74″ con una visibilità praticamente sempre perfetta e con la possibilità di abilitare l’Always On Display personalizzato (che però ha un peso abbastanza importante sull’autonomia energetica). Il pannello è personalizzabile con una marea di quadranti, ma sopratutto è perfetto per leggere i dati dal polso, senza affaticare la vista.
  3. le chiamate dal polso funzionano benissimo e ci sono anche le risposte rapide ai messaggi: puoi sfruttarle tramite la cassa audio e il microfono integrati; rispondi al telefono e invii telefonate. Fra l’altro, lo speaker integrato ha un bel volume alto. Se lo desideri, puoi anche abbinare al dispositivo degli auricolari Bluetooth, così lo smartphone non servirà praticamente più (deve solo rimanere collegato all’orologio);
  4. il GPS è preciso e potente: non sono una grande sportiva, ma ho voluto comunque provarlo durante una passeggiata. L’ho fatto partire all’interno del centro storico del paese dove vivo: nonostante le tante vie strette e sovraffollate, dopo poco il segnale è stato agganciato e mai perso per tutto “l’allenamento”;
  5. per quanto riguarda sport e salute, è completo sotto ogni punto di vista: ci sono decine di allenamenti fra i quali scegliere il tuo preferito, c’è il controllo H24 del battito cardiaco e anche della quantità di ossigeno nel sangue, ma non solo. Infatti, è presente l’analisi del sonno e dei livelli di stress;
  6. l’interfaccia utente è incredibilmente semplice, chiara a intuitiva da utilizzare (il sistema operativo è HarmonyOS): odio perdermi nei menu degli smartwatch, finisco per non usarli se la loro fruibilità non è intuitiva. In questo caso, non ho avuto problemi.

Fra i suoi altri punti di forza, certamente c’è da non dimenticare la presenza di storage di memoria interno, per sincronizzare la musica e ascoltarla senza smartphone. Unica nota negativa, se proprio c’è da trovare un difetto a questo dispositivo, è l’autonomia energetica: non ho mai superato i 4/5 giorni, utilizzandolo però moltissimo per le notifiche, con tutte le funzioni dedicate alla salute attive (controllo battito cardiaco e quantità di ossigeno nel sangue attivi H24) e anche l’Always On Display. In compenso, c’è la ricarica rapida: non ho controllato in modo preciso i minuti necessari per completare il ciclo di ricarica, ma serve meno di un’oretta.

Hauwei Watch Fit 2: il giudizio finale

Se, a tutto il potenziale di questo wearable, ci si aggiunge un prezzo decisamente concorrenziale nella fascia premium, allora l’affare è servito. Di listino, Huawei Watch Fit 2 parte da 149€ per l’edizione con cinturino in silicone e cassa in plastica: in realtà è praticamente quasi sempre in sconto (è spessissimo in offerta su Amazon). Un prezzo che, considerando che si tratta di uno smartwatch a tutti gli effetti, è assolutamente giustificato e risulta anzi più che abbordabile.

Si sale di prezzo per l’edizione con cinturino in pelle a cassa in alluminio (sovente in sconto anche lei). Per finire, c’è il modello con cinturino oro in maglia milanese (edizione Elegant con cassa in alluminio), quello che ho provato io, è disponibile anche in argento e costa di listino 100€ in più dell’edizione base (anche lui è quasi sempre in offerta su Amazon).

Considerando questi fattori, mi sento promuovere questo dispositivo: Huawei si conferma ancora una volta uno dei principali punti di riferimento nel settore dei wearable smart.

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