HiSilicon di Huawei ci crede ancora, nonostante tutto

Secondo quanto si apprende, sembra che HiSilicon abbia stretto un'importante partnership con un noto rifornitore di chipset cinese.
HiSilicon di Huawei ci crede ancora, nonostante tutto

HiSilicon ha appena firmato un accordo sulla catena di fornitura di chip con una grande azienda cinese. L’unità di progettazione di chip Huawei, di fatto, ha appena stipulato una partnership con una società cinese al fine di rafforzare la propria catena di approvvigionamento nazionale. Il partner locale ha condiviso questa notizia in un annuncio pubblicato all’inizio di questa settimana.

HiSilicon: una partnership strategica

Secondo un rapporto di NikkeiAsia, Shenzhen JT Automation Equipment, noto produttore cinese di apparecchiature per la produzione di chip, ha dichiarato di aver firmato un MoU (memorandum d’intesa) di cinque anni con HiSilicon, il più grande sviluppatore di chip del mercato locale. Il fornitore ha aggiunto:

HiSilicon di Huawei sta intensificando gli sforzi per spingere a costruire un confezionamento di chip domestico e testare la catena di fornitura. Entrambe le parti mirano ad espandere la collaborazione sullo sviluppo di strumenti per l’imballaggio di semiconduttori nel tentativo di risolvere il problema del “soffocamento del collo” e realizzare un’industria autosufficiente e controllabile.

Questa affermazione è probabilmente correlata alle sanzioni statunitensi che hanno interrotto la catena di approvvigionamento del gigante tecnologico cinese. Per chi non lo sapesse, JT è stata fondata nel 2004 ed è un costruttore di apparecchiature che rifornisce diverse aziende nei settori dell’elettronica di consumo, dell’elettronica automobilistica, dell’aviazione e persino dello spazio e della difesa. Al momento, è il partner commerciale di Gree, la più grande realtà cinese di elettrodomestici, e ha Haier e Flex come suoi principali clienti.

In particolare, il nuovo accordo rientra nello sforzo compiuto da Huawei al fine di rafforzare la propria catena di approvvigionamento locale e raggiungere l’autosufficienza che non si basa su tecnologie straniere. La sua unità HiSilicon progetta i suoi chip per i dispositivi del brand. Sappiamo che i Kirin sono utilizzati anche in notebook, server, veicoli, TV e molto altro ancora. Pertanto, l’accordo servirà per compensare i ban americani, consentendo così all’azienda di competere nuovamente meglio all’interno del mercato globale, in particolare per i prodotti elettronici di consumo.

Fonte: Asia Nikkei

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