EMUI 11 beta: in arrivo su P40, Mate 30, MatePad

Inizia il reclutamento dei beta testing della EMUI 11 per la serie di device Huawei P40, Mate 30 e per i due tablet MatePad Pro e MatePad Pro 5G.
EMUI 11 beta: in arrivo su P40, Mate 30, MatePad

Siamo arrivati in quel periodo dell’anno in cui tutti i produttori stanno per rilasciare la nuova release del sistema operativo; Google introdurrà Android 11, Apple iOS 14 e Huawei la EMUI 11. In queste ore è trapelata la notizia secondo la quale, il colosso cinese sta preparando alcuni telefoni della sua line-up a ricevere la beta della nuova interfaccia proprietaria; fra questi menzioniamo la gamma P40, la serie Mate 30 e i due tablet MatePad Pro e Pro 5G.

EMUI 11: reclutamento test beta… ma che confusione

A febbraio scorso è stato riferito che i dispositivi della serie Mate 30 potrebbero esser fra i primi a ricevere l’update alla EMUI 11 basata su Android 11. Inoltre, si vocifera che il doppio tap sulla back cover per risvegliare il device faccia parte della nuova versione della EMUI.

A luglio invece, erano emerse delle indiscrezioni che prevedevano che la EMUI 11 fosse basata su HarmonyOS, salvo poi notare una smentita da parte della compagnia stessa. Ricordiamo infatti che il software proprietario del colosso cinese non è ancora pronto per arrivare su un device, figuriamoci su diversi dispositivi già esistenti della compagnia.

È emerso anche un primo elenco di dispositivi che riceveranno l’update beta; fra questi vi è la gamma di flagship P40, la serie Mate 30 e i tablet MatePad Pro. Tuttavia, nonostante il reclutamento dei test interni sia per la EMUI 11 basata su Android 11, in realtà l’azienda sta per rilanciare la EMUI 10.1. Non è infatti la prima volta che, a ridosso del rilascio di un importante update, sopraggiunga il reclutamento dei beta testing di un’altra release.  Detto questo, vogliamo ipotizzare che questo programma beta possa essere simile ai precedenti, o perlomeno lo speriamo.

In casa Huawei c’è un po’ di confusione a riguardo ora, forse dovuta all’incertezza del futuro causata dal ban del Governo statunitense, dapprima basato sul software di Google e, soltanto in seconda istanza, esteso anche alle partnership con aziende di terze parti. Non è un caso che HiSilicon sia rimasta senza il suo chipmaker per eccellenza, TSMC. Mercato destabilizzato e impossibilità pressoché totale di  fare previsioni prima dell’esito delle presidenziali USA: ben sappiamo per chi farà il tifo Huawei.

Fonte: Piunikaweb

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