Crotone: Linkem porta il WiMax in città

Con la rete WiMax i cittadini potranno collegarsi alla rete e navigare su Internet ad alta velocità anche in mobilità.

Il Comune di Crotone ha firmato un importante accordo per la realizzazione di un sistema di telecomunicazione cittadino con la tecnologia WiMax  che consente l’interconnessione alla rete su grandi superfici, facendo a meno di collegamenti con fili o cavi.
L’accordo è stato firmato tra il Comune e la Linkem Spa, società italiana di telecomunicazioni, che si è aggiudicata la licenza del Wi-MAX in 13 Regioni italiane tra cui la Calabria, partecipando alla gara indetta dal Ministero delle Comunicazioni, giunta a conclusione lo scorso mese di marzo.

Il Comune di Crotone sottoscrivendo l’intesa per la realizzazione della rete WiMax, che sarà totalmente finanziata da Linkem, ha ritenuto di voler infrastrutturare la città con un moderno sistema di telecomunicazioni radio che non ha bisogno dell’interramento del cavo e delle successive e costose opere di manutenzione, che tanto disagio causano alle attività urbane. Grazie alla rete WiMax quindi i cittadini potranno collegarsi alla rete e navigare su Internet ad alta velocità anche in mobilità.

Il Vice Sindaco Arturo Crugliano Pantisano dichiara “L’innovativo sistema di telecomunicazione cittadino che ha un basso impatto ambientale contribuirà a superare l’isolamento anche di natura tecnologica che caratterizza il nostro territorio. Il Comune si impegna anche a garantire la fruibilità del sistema soprattutto alle scuole del territorio”

“Stiamo lavorando per diffondere il WiMax in tutta Italia, dal Veneto alle isole, – dichiara Carlo Simeone, Direttore Generale di Linkem – ma ci teniamo a sottolineare la valenza del nostro impegno nel Mezzogiorno d’Italia, di cui Crotone rappresenta il primo significativo traguardo, come segnale forte e chiaro dell’opportunità di sviluppo sociale ed economico che un’innovazione tecnologica come il WiMax è realmente in grado di portare anche, e soprattutto, nelle aree più penalizzate dal digital divide.”

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