Come si informano gli italiani: HTC ne svela le abitudini

HTC ha svelato le abitudini degli italiani riguardo al consumo di notizie, grazie a una ricerca globale

HTC ha svelato le abitudini degli italiani riguardo al consumo di notizie, grazie a una ricerca globale volta a scoprire i comportamenti di fruizione delle informazioni condotta in 10 paesi.

Lo studio ha rilevato un comune bisogno ad accedere quotidianamente a una miriade di notizie in formato breve provenienti da molteplici fonti; i consumatori risultano così costantemente informati e con una visione del mondo più aperta rispetto al passato, in netto contrasto con l’opinione diffusa che i social media stanno contribuendo a plasmare una società sempre meno attenta e informata.

Oltre la metà (65%) degli Italiani si qualifica come “information snacker” alla ricerca costante di notizie in formato breve durante l’arco di tutta la giornata mentre un italiano su 4 (40%) dichiara di controllare le ultime news dal mondo nella prima ora dal momento del risveglio; uno su 3 (37%) controlla le fonti di informazione anche nell’ora prima di addormentarsi. Il 73% ammette di voler essere tra i primi a venire a conoscenza delle notizie dell’ultima ora.

Il 76% degli intervistati dichiara di avere una visione più completa delle notizie perché provenienti da molteplici fonti di opinione e informazione. L’80% degli Italiani si sente inoltre più informato sulla cronaca nazionale e non, grazie alla maggiore facilità di accesso alle notizie.

La ricerca condotta da HTC dimostra come il Belpaese sia sempre più popolato dalla cosiddetta generazione “140 caratteri” dotata di una grande capacità di sintesi, un vocabolario plasmato dalle moderne piattaforme social e la volontà di essere costantemente informati attraverso notizie “snack”, facilmente fruibili attraverso il proprio smartphone.

L’accesso più immediato alle notizie ha tuttavia portato a un calo dell’interesse nei confronti degli approfondimenti e a una curiosa diminuzione delle condivisioni online, con solo una persona su otto (13%) pronta a condividere sui propri social media le notizie dal mondo e solo il 14% pronto a fare “like” a queste storie.

Un dato interessante mostra come gli intervistati siano più propensi a condividere a livello social notizie locali (30%), percepite come meno accessibili rispetto a notizie di salute (9%) o relative a celebrities (4%).

Le notizie “snack” fanno parte sempre più della vita quotidiana delle persone e caratterizzano la società odierna: più del 55% dei partecipanti si dichiara interessato più alla notizia che alla fonte, il 50% degli over 55 si dimostra più fedele al consumo tradizionale di notizie rispetto al 34% di under 25 che può essere considerato a tutti gli effetti “generazione breaking news” mentre quasi la metà (45%) degli under 25 non distingue tra notizia pubblicata sui canali tradizionali  o sui canali social.

La sostanziale indifferenziazione tra fonti delle notizie unita al costante bisogno di essere informati, sta già influenzando e plasmando la futura modalità di fruizione delle news.

Nel prossimo futuro, quindi, le notizie dovranno adattarsi alla società di “information snackers” diventando sempre più social, con un’attenzione particolare agli interessi personali del destinatario e un’attenta integrazione ad altri contenuti come, per esempio, gli aggiornamenti meteo. Aggregatori, come HTC BlinkFeed o la Paper app di Facebook, diventeranno sempre più popolari. 

HTC BlinkFeed
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