Vivo NEX Dual Display Edition è qui: 10GB di RAM

Vivo NEX Dual Display Edition è ufficiale con una scheda tecnica interessante, due display, scanner del volto 3D ed il particolare Lunar Ring.
Vivo NEX Dual Display Edition è qui: 10GB di RAM

Vivo NEX Dual Display Edition è stato finalmente ufficializzato. Dopo tante indiscrezioni ed una serie di teaser, il device con doppio display è stato svelato con tutte le sue peculiarità. Si tratta del secondo terminale di questo tipo, qualche settimana fa è stato il turno di Nubia X.

Vivo NEX Dual Display Edition: i dettagli

Lo smartphone non tradisce le aspettative e mostra i muscoli con ben tre killer feature. La prima riguarda le presenza di un doppio display. Quello principale è un pannello OLED da 6,4" con rapporto d’aspetto allungato e risoluzione Full HD+. I bordi sono praticamente inesistenti, ma non c’è alcun notch proprio come sul primo Vivo NEX. Questa volta però, l’azienda ha eliminato anche il sistema pop-up per mostrare e nascondere le camera anteriore, optando per una soluzione alternativa molto particolare, ovvero il posizionamento di un secondo display sul posteriore, che possa funzionare come mirino digitale. Si tratta di un pannello da 5,5" – sempre di tipo OLED – con rapporto d’aspetto 16:9 e risoluzione Full HD. Lo schermo permette di scattare selfie utilizzando il comparto fotografico alloggiato sul back panel. Non solo, può anche sostituire il pannello principale sotto ogni punto di vista, nel caso ce ne sia necessità. L’interfaccia utente è interamente riprodotta, così come tutte le funzionalità dello smartphone.

vivo nex dual screen edition

La seconda killer feature è riferita all’originale comparto fotografico, composto da un tre sensori. Il primo, quello principale, è da 12MP, mentre il secondo è da 2MP. Infine, il terzo è un sensore di tipo TOF (Time Of Flight) ed è principalmente utilizzato nel per il riconoscimento 3D dei volti, sia nello sblocco che nello scatto delle foto, ed anche degli oggetti. Probabilmente ci sarà un software simile a Huawei 3D Moderator, introdotto dall’azienda su Mate 20 Pro e l’edizione speciale targata Porsche.

Due dei tre sensori del comparto fotografico sono disposti in un’area di forma circolare. Tutto intorno c’è un LED RGB – denominato Lunar Ring – che funziona principalmente come sostituto del classico LED per le notifiche normalmente posizionato sul pannello frontale. Inoltre, il sistema dovrebbe offrire qualche altra piccola chicca come l’illuminazione a ritmo di musica.

Il resto della scheda tecnica prevede il processore Qualcomm Snapdragon 845, supportato da ben 10GB di memoria RAM e 128GB di storage interno. La batteria è da 3500 mAh e supporta la ricarica rapida tramite l’ingresso USB di tipo C.

Il terminale è stato ufficializzato al momento unicamente per il mercato cinese e sarà in vendita a partire dal 29 dicembre. Il prezzo dovrebbe essere di circa 700€ al cambio.

Ma a che serve il secondo display?

É vero, lo abbiamo spiegato: il secondo schermo serve principalmente come mirino digitale. Tuttavia, era impensabile che l’azienda si limitasse ad equipaggiare il device solo con questa funzione, soprattutto considerando che – per guadagnare un po’ di spazio per il second screen – ha sacrificato altre specifiche come l’ampia batteria.

Infatti, il display secondario è un pannello OLED con risoluzione Full HD e può essere utilizzato come schermo principale per compiere qualsiasi task con lo smartphone. Non solo, Vivo ha mostrato anche che può essere sfruttato come gamepad oppure per guardare contemporaneamente su entrambi i display cosa riprende la fotocamera.

Insomma, una serie di feature utili, ma fino ad un certo punto. Attualmente, c’è da chiedersi se il second screen sia una soluzione alternativa al notch più interessante di meccanismi pop-up, slider o fori nel display. Uno schermo secondario è certamente più invasivo ed impegnativo di uno qualsiasi degli altri sistemi elencati. Tolto l’effetto “wow", rimane un device che potrebbe essere più delicato degli altri e con un’autonomia energetica tutta da valutare.

Il dubbio è lecito: il doppio display sarà uno standard degli smartphone futuri o si tratterà dell’ennesima moda passeggera?

Fonte: The Verge

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