Scoperta a Genova la maxitruffa delle SIM Wind fantasma

Due agenti regionali di Wind e tredici negozianti della provincia di Genova sono finiti nei guai nell'operazione 'Ghost Calling' della squadra giudiziaria della Polfer del compartimento

Due agenti regionali di Wind e tredici negozianti della provincia di Genova sono finiti nei guai nell’operazione ‘Ghost Calling’ della squadra giudiziaria della Polfer del compartimento della Liguria, per aver intestato migliaia di schede SIM a persone inesistenti al fine di ottenere i premi e gli incentivi che Wind, al pari delle altre compagnie telefoniche italiane, concede a fronte del raggiungimento di determinati risultati.

Gli inquirenti hanno fiutato il raggiro, di cui anche Wind è vittima inconsapevole, nell’ambito dell’operazione antidroga ‘Pluto’, dopo il rifiuto di alcuni spacciatori finiti in manette di consegnare le proprie schede SIM, che si è scoperto poi essere legate ad identità fantasma. In alcuni casi le SIM venivano intestate a persone inesistenti oppure ad ignari utenti, in altri SIM già attivate venivano trasferite con la number portability da un gestore all’altro, sempre per intascare gli incentivi. Fra le vittime del raggiro anche i giornalisti di una nota emittente privata di Genova, trovati in possesso di SIM intestate in maniera anomala e risultati in ogni caso in completa buona fede dopo i primi accertamenti.

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