iPhone 4: la nostra Odissea

Doveva arrivare alle 19.30, poi alle 20.50, poi alle 21.54, poi alle 23.38, e poi alla fine non è arrivato. Tutta la nostra Odissea.

La notizia è certa. Gli iPhone 4 sono stati acquistati. Perfetto: li proveremo, li avremo, organizziamo la notte bianca. Si parte per Malpensa alle 20.30, tanto per essere comodi e non arrivare troppo tardi al terminal 2, dove atterrerrà dal De Gaulle il nostro uomo all’Havana… ehm… a Parigi. Aereo dato in ritardo di una decina di minuti… evidentemente ci sarà qualche sciopero a Parigi… chissà.

Armati di pazienza, con computer, telecamera, fotocamera, micro macchina, voglia a mille, prendiamo la A8. Arriviamo a Malpensa. Parcheggiamo a Malpensa. Svuotiamo le tasche per la moneta, guadagnando in cambio tre minuti di parcheggio. Serve il contante. Con tanta buona pace al risparmio. Amen, c'è iPhone 4, mica un Neonode (che uso a esempio solo perché non si produce più). La spesa vale… e poi, con quello che abbiamo pagato gli iPhone… ma ripeto… amen (ed è il secondo di una lunga serie).

Entriamo nel terminal, e l'aria si blocca. Mica a caso, è bloccato il tabellone degli arrivi. Ci avviciniamo, e notiamo che tra tutti i voli che devono ancora arrivare, tutti quelli di Parigi hanno almeno due ore e mezza di ritardo… Mah… cominciamo la diretta, intratteniamo, e con il passare dei minuti tutto diventa un gioco. Da ridere. Riso amaro. Dopo l'Italia, a essere beffati saremo anche noi. Ma andiamo con ordine.

Il volo, il suo atterraggio intendo, viene ritardato, e tra donnine in abiti succinti e passeggeri stanchi con prole che attendono i rispettivi cari, i minuti passano, fino a quando arrivano tre sgallettate in abito da sera che evidentemente si sarebbero dovute fermare a Cardano al Campo e invece sono arrivate qui. Errore madornale. L'unica musica che si senta esce da un iPod a palla del tizio davanti a noi… Un Nino D'Angelo nel suo periodo blu, ammesso che l'abbia avuto. Arriva nel frattempo anche Marcello, compagno di ventura… o di sventura in questa tremenda Av-ventura.

Meglio, in tre si ride di più. Rispondiamo alle domande, banniamo qualcuno, salgono i toni perché le 23.38, orario ultimo del volo in arrivo da Parigi, si avvicinano. Mentre siamo lì lì con l'aereo ormai prossimo a puntare la pista, due gentili signori arabi ci chiedono aiuto perché EasyJet ha cancellato il loro volo. Poveracci, erano in quindici a bordo, ma proprio perché erano così pochi, la compagnia ha cancellato tutto… Stessa cosa intanto succede a Parigi, ma il nostro uomo è sul volo per l'Italia. Che arriva puntuale alle 23.45 (che non sono le 23.38, ripensandoci, ma amen… la stanchezza inizia a farsi strada in noi).

Guardiamo il tabellone: LANDED. Ci arriva un messaggio: "Volo annullato, sono ancora a Parigi". Avrà avuto il telefono scarico. Beffa per noi, beffa per lui, beffa per gli 880 eroici utenti che ci aspettavano sulla chat. Chiediamo scusa, come vedete non è dipeso dalle nostre volontà. Lasciamo l'aeroporto, mentre un altro utente, Gianluca, che aspettava come noi, riprende la macchina. Il suo viaggio non finirà a Milano come il nostro, ma a Genova… mica robetta.

L'iPhone glielo porterò io nel weekend. Saliamo sulla Abarth di Andrea, che poco prima di salire incontra un fan fuori dall'aeroporto che gli fa i complimenti per l'ottimo lavoro nelle videoprove. Radio 101 ci saluta perché ci sa al rientro da Malpensa. E sulla via del ritorno… cosa succede…?

Niente, succede che l'ingresso all'autostrada è chiuso… E' proprio estate… Dopo l'Italia fuori. Dopo lo sciopero francese. Dopo la NOtte bianca (e il no maiuscolo non è a caso), probabilmente è il momento di andare a dormire. Buonanotte. Qualche ora prima l'aveva detto Fabio Caressa in telecronaca sul secondo gol della Slovacchia. Triste finale. Per tutti. Solo che a noi iPhone arriverà. 

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