Fortnite: sparite dal gioco le auto della polizia

Epic Games sembra che abbia rimosso le auto della polizia da Fortnite come segno di supporto alle comunità mondiali per la causa Black Lives Matter.
Fortnite: sparite dal gioco le auto della polizia

Epic Games ha appena rimosso le auto della polizia dal gioco di Fortnite. Secondo quanto riferito, l’azienda produttrice di videogames è sensibile agli eventi attuali e sembra che adesso stia navigando in difficili acque culturali, se così possiamo definirle. Qualunque mossa dovesse la compagnia dovesse decidere di intraprendere, verrebbe contestata a prescindere. Il rischio di eventuali perdite annesse è dietro l’angolo.

Addio auto della polizia da Fornite: motivo politico?

I giocatori riportano che Epic ha rimosso tutte le auto della polizia a seguito dell’ultimo update; il Wall Street Journal ritiene che il motivo sia da ricercarsi in merito alle proteste di Black Lives Matter contro le violenze e gli abusi subiti dalle forze dell’ordine.

Lo sviluppatore – al centro dei media per tale scelta – non voleva far una “dichiarazione politica”, quanto piuttosto essere vicino e sensibile ai problemi che i giocatori – intesi come una grande comunità di persone – stanno affrontando.

Il portale di Engadget ha chiesto a Epic Games un chiarimento a riguardo per scoprire le vicissitudini e i retroscena legati a questa decisione.

L’industria del gioco approva infatti la causa “Black Lives Matter”; molti sono i produttori che hanno inserito messaggi di sostegno nei loro titoli (vedasi Call of Duty: Modern Warfare), così come molti hanno effettuato azioni più drastiche. Sony ha rinviato la conferenza di presentazione della PlayStation 5 dal 4 all’11 giugno, così come Ubisoft, rinviando gli update per COD. Rockstar invece ha scelto di bloccare temporaneamente i server di GTA Online e Read Dead Online. Epic Games invece, ha scelto un messaggio più mite, riconoscendo lo sdegno senza sostenere però esplicitamente una causa.

Questa storia è soltanto l’ultimo esempio di una delle tante sfide che gli studi di gioco affrontano quando intraprendono una decisione che ha, quasi sempre, un risvolto politico. Mentre i giochi spesso al loro interno includono commenti politici, le aziende invece, si mostrano riluttanti a sostenere qualsiasi posizione per non alienare potenziali acquirenti o addirittura intere nazioni.

Ubisoft ad esempio, sosteneva che The Division II fosse apolitico nonostante i temi ben visibili. Epic adesso si trova di fronte ad una posizione altrettanto difficile; a prescindere dalla parte in cui si schieri, il colosso francese avrebbe molti giocatori ed entrate da perdere, qualora provocasse un tumulto.

Fonte: Kotaku

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