Mark, noi abbiamo dato: ora tocca a te

Su Facebook continua a comparire pubblicità truffaldina legata a cure e mascherine per il Coronavirus: segnaliamole, ma Zuckerberg faccia qualcosa.
Mark, noi abbiamo dato: ora tocca a te

Caro Mark,

abbiamo letto con appassionata attenzione le tue parole nell’intervista di poche ore fa nella quale proclami tutto l’impegno di Facebook, Instagram e WhatsApp per la lotta al Coronavirus. Lo abbiamo letto e abbiamo apprezzato sinceramente la tua stima per la creatività italiana (che hai conosciuto da vicino a suo tempo, quando per il tuo viaggio di nozze passasti dalle nostre parti per goderti le migliori meraviglie del mondo). Ma è proprio per l’affetto che ti abbiamo dedicato in questi minuti che ora siamo qui invece a dirti qualcosa di profondamente diverso. Mark, adesso anche basta.

Pubblicità ingannevole su Facebook

Questa è solo una delle moltissime pubblicità ingannevoli che in questi giorni stanno comparendo su Facebook. Questa è solo una delle tante che noi stiamo continuando a segnalare invano, perché scompaiono e ricompaiono continuamente sotto nuova forma senza che si riesca in alcun modo a svuotare questo mare con il cucchiaino dei nostri click.

Noi abbiamo segnalato: ora tocca a te, Mark

Lo abbiamo fatto: abbiamo segnalato, continuamente, queste vergogne. Ma sono ancora qui, continuamente, a farsi beffa del dramma che l’Italia sta vivendo.

L’Italia che canta dai balconi, l’Italia che si informa, l’Italia che manda i meme, l’Italia che si tiene unita anche grazie ai tuoi server, ti ha accreditato immensa fiducia. Ora sta a te meritare tutto ciò: fai scomparire immediatamente questo scempio, perché è uno schiaffo che altrimenti l’Italia ha il dovere di non dimenticare. Perché non ci proponi pubblicità di videogiochi, libri, attrezzi per mantenerci in forma, app, intrattenimento, laptop, smartphone o qualunque altra cosa che non sia invece un tentativo sciacallo e truffaldino di approfittare della situazione?

Noi, nel nostro piccolo, continueremo a segnalare. Fatelo anche voi.

Pubblicità ingannevole su Facebook

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