Apple e la Cina: un rapporto d'amore e di odio

Analizziamo in questo articolo l'intero scenario che vige in essere fra Apple e il governo cinese; cerchiamo di scoprire i vari retroscena.
Apple e la Cina: un rapporto d'amore e di odio

Non tutti sanno che Apple ha diversi fornitori in Cina; moltissime aziende asiatiche infatti si occupano della realizzazione dei componenti dei nuovi iPhone, dei Mac o degli iPad. Diciamo anche che tutti i prodotti della mela sarebbero effettivamente “made in Cina“ se non fosse per il fatto che il design e lo sviluppo tecnico vengono curati a Cupertino. In questo articolo andremo ad analizzare le dinamiche complesse che vi sono fra la società americana di Tim Cook e la regione cinese che, proprio in questi giorni, sta facendo molto parlare di sé; ma andiamo con ordine.

Apple e i fornitori cinesi

Negli ultimi due anni Apple si è trovata costretta a cambiare spesso i propri piani di produzione ma anche di commercializzazione dei suoi dispositivi; il motivo è presto detto: le varie catene di approvvigionamento della compagnia spesso hanno subito grossi ritardi o contraccolpi lavorativi. In primo luogo, dobbiamo ricordare che la pandemia da coronavirus ha cambiato le vite di tutti, anche delle grandi aziende che si sono trovate all’improvviso, a perdere una montagna di soldi per una serie di dinamiche che oramai conosciamo tutti quanti a memoria. La situazione in Cina poi, negli ultimi mesi è stata insostenibile, con il governo che teneva prigionieri i positivi al covid, sigillando quartieri e chiudendo fabbriche ed impianti per settimane. I fornitori della Mela sono stati colpiti ma nonostante ciò, pare che non ci siano ritardi nella produzione di iPhone 14. Staremo a vedere.

Inoltre, la società di Tim Cook ha visto anche lo spettro della guerra piombare sull’economia interna. Da una parte ha dovuto interrompere le sue attività commerciali in Russia, d’altra parte si è trovata a dover lottare con una situazione geopolitica instabile. Oltre al fatto che in Ucraina di certo oggi non si pensa a comprare un nuovo iPhone, anche il resto del mondo subisce passivamente le conseguenze di questa guerra lanciata da Putin. Basta analizzare i dati delle varie società di mercato; il settore della telefonia mobile è in flessione e sempre più in crisi. Per fortuna, Apple e Samsung stanno resistendo alla grande, grazie alle ottime performance finanziarie di iPhone 13 e di Galaxy a 52 S, i veri protagonisti dell’ultimo periodo.

Cosa fanno gli altri brand?

A tutto ciò bisogna sommare il fatto che oggi la relazione fra Stati Uniti e Cina è più critica che mai; a causa della provocazione americana sull’isola indipendente di Taiwan, lo scenario economico a iniziato a ricevere i primi colpi bassi. Pensiamo a Motorola che aveva preventivato un evento di lancio per i suoi nuovi smartphone Premium per il 2 agosto ma a causa dei dissapori fra le due nazioni dovuti all’arrivo di Nancy Pelosi sulla Repubblica Indipendente non si è più tenuto (ipotesi che circola sul web).

Tornando ad Apple, dobbiamo dire qual è stato il telefono che ha resistito alla crisi: parliamo di iPhone 13, il vero Best Buy degli ultimi mesi. Oggi lo portate a casa a 787,00€ nella versione con 128 GB di spazio interno, più che necessari per l’istallazione di applicazioni ho l’archiviazione di foto, video e canzoni.

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