Speciale SMAU 2003 - Siemens segmenta la sua gamma per il mercato italiano

Oramai la kermesse milanese di SMAU non raccoglie più le adesioni totali di tutte le aziende del settore delle comunicazioni mobili. Tra i forfait

Paolo Silvestri

Oramai la kermesse milanese di SMAU non raccoglie più le adesioni totali di tutte le aziende del settore delle comunicazioni mobili. La casa tedesca Siemens ha organizzato un evento alternativo in concomitanza con SMAU, dove ha mostrato la propria nuova gamma che giungerà in Italia nei prossimi mesi. Proprio in questa occasione Telefonino.net ha intervistato Paolo Silvestri, Responsabile Marketing Siemens Mobile Italia.

L’intervista è cominciata con la classica domanda su quali siano gli obiettivi della casa tedesca per il prossimo futuro del mercato italiano: ‘Oramai quello italiano è in gran parte un mercato di sostituzione – esordisce Silvestri – stimolando il consumatore in due diverse modalità per spingerlo all’acquisto. La prima modalità è la continua offerta di nuovi prodotti, la seconda è una forte campagna di comunicazione generale. La proposta commerciale di Siemens sarà, quindi, costante nei mesi a venire, non ci sarà sicuramente più una situazione di tempi morti tra un prodotto e l’altro come avveniva fino a qualche tempo fa, ci sarà un costante ricambio, la gamma prodotti sarà sempre più ampia e completa’.

A questo punto era obbligatoria una domanda sui continui ritardi dello smart phone SX1 e sulla possibilità che sia già obsoleto per il mercato:


L’attesissimo SX1

‘Qui dobbiamo capire in primis cosa sia il mercato e che cosa è un prodotto obsoleto nel mercato – ha ribattuto Silvestri – a mio avviso il mercato della telefonia cellulare non è il mercato dell’elettronica di consumo e non è il mercato dei beni di largo consumo, ma molto più assimilabile a quello che è il mercato dell’automobile, anche se naturalmente a prezzi diversi. Il mercato è fatto da segmenti ed all’interno di questi segmenti ci sono un certo numero di persone che hanno un certo tipo di approccio verso il prodotto’.

‘È chiaro – continua Silvestri – che questo segmento rappresenti una certa quantità sul mercato, ma se vediamo i numeri ci rendiamo conto che non è una fetta amplissima. L’approccio di Siemens è stato quello di fornire al cliente un prodotto che sia testato perfettamente, senza dover sottostare a lamentele nel post vendita, visti anche i costi di tali prodotti di nicchia. Non si possono trattare prodotti che hanno un simile posizionamento sul mercato in maniera dilettantistica. Stiamo, perciò, lavorando con dei software complessi, non tanto dal punto di vista ingegneristico, ma dal punto di vista dei contenuti, che sono moltissimi e di vario tipo e la cui unione potrebbe creare problemi di affidabilità che abbiamo voluto assolutamente evitare’.

Sul prezzo del prossimo SX1 e sulla possibile commercializzazione da parte dei gestori Silvestri ha affermato: ‘Il prezzo non è stato ancora fissato, ma credo si posizionerà in un range che passa tra i 500 ed i 600 Euro circa e naturalmente gli operatori sono tutti interessati ed uno in particolare è già intervenuto in fase di sviluppo per aggiungere dei servizi specifici (uno degli SX1 mostrati nel corso della presentazione era personalizzato con servizi Tim – ndr)’.

Sulla possibilità di avere altri smart phone successori dell’SX1 Silvestri non si è sbilanciato: ‘È un mercato in grande evoluzione, questo è probabilmente il primo prodotto del famoso accordo fatto su base Symbian. È chiaro che sono cambiate anche alcune cose in questo settore. Motorola, ad esempio, ha fatto scelte diverse. Non so chi abbia ragione. Solo il tempo potrà dirlo’.


Siemens SX1

Abbiamo, poi, chiesto a Paolo Silvestri cosa ne pensasse della scelta di Nokia con l’N-Gage e se Siemens possa in futuro realizzare un Gaming Phone di questo tipo: ‘È chiaro che ci si pensa, perché il mercato c’è. Però al momento di farsi i conti in tasca ci vogliono determinate capacità per fare determinate cose. Sono sicuro che – continua Silvestri – gli altri competitor su questo settore hanno fatto cose egregie e per questo vi sarà bisogno di realizzare eventuali prodotti con la massima concentrazione, perché un discorso del genere implica la trasformazione della tua missione in maniera pesante. Entrare in un mercato tanto nuovo vuol dire trasformare una società. Si può riuscire, ed il mercato ti loda e ti andrà bene, si può anche non riuscire ed allora sei costretto a tornare sui tuoi passi. Qualcosa, però, succederà!’.

Porgiamo i nostri ringraziamenti a Paolo Silvestri per la disponibilità dimostrata nel corso di questa intervista esclusiva.

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