La BBC ha scoperto che un gruppo di hacker sta minacciando e ricattando i genitori con i dati dei loro bambini se non convinceranno gli asili nido a pagare il riscatto. Questo gruppo di criminali informatici si fa chiamare “Radiant” e dice di aver rubato informazioni sensibili relative a circa 8.000 bambini iscritti alla catena di asili nido Kido, nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Cina e in India.
“La banda di criminali informatici sta utilizzando informazioni altamente sensibili per chiedere un riscatto all’azienda. I criminali affermano di essere in possesso anche di informazioni sui genitori e sui tutori dei bambini, nonché di note di salvaguardia. Affermano di aver contattato telefonicamente alcuni genitori come parte delle loro tattiche di estorsione“, ha spiegato la BBC.
Asili nido sotto attacco hacker: la parola agli esperti
Che gli asili nido siano sotto attacco hacker sta generando panico sia tra gli addetti ai lavori che tra i genitori. Sfruttare i dati sensibili collegati a bambini molto piccoli è spregevole, ma altamente impattante in fase di ricatto. Ecco perché ci si aspetta che sempre più criminali informatici utilizzeranno questa tecnica per ottenere denaro estorto.
Graeme Stewart, esperto di Check Point, ha affermato: “Mettere deliberatamente i bambini e le scuole sotto tiro è indifendibile. Francamente, è spaventoso“. Jonathon Ellison, del National Cyber Security Centre, pensa che tutto questo sia particolarmente angosciante. “I criminali informatici prendono di mira chiunque pensino di poter fare soldi, e perseguire chi si prende cura dei bambini è un atto particolarmente efferato“.
La rivelazione shock di una dipendente e la descrizione dell’attacco dai genitori
La situazione è difficile anche per i dipendenti della catena di asili nido attaccati dagli hacker. Una di loro ha rivelato che “l’asilo nido chiedeva ai genitori di non parlare con i media, anche se alcuni hanno parlato con la BBC“.
Un genitore che ha preferito rimanere anonimo ha spiegato: “L’asilo nido ce l’ha detto molto rapidamente. Era tutto molto professionale e ben scritto, senza errori di ortografia o cose del genere. Il mio partner lavora nel campo della sicurezza informatica e sappiamo che queste cose succedono“.