
Le proposte contro il cosiddetti IPTV e Pezzotto continuano sulla scia di una guerra iniziata qualche anno fa e che ora si sta intensificando sempre di più. Dopo la notizia che Cloudflare sta bloccando i siti pirata, arriva un’altra novità che potrebbe essere approvata. C’è chi propone multe fino a 16 mila euro per recidiva contro la pirateria streaming.
La proposta, secondo quanto pubblicato da Open, arriverebbe da Fratelli d’Italia, nello specifico dalla voce di Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze. Non si tratta solo di voci, ma di una vera e propria proposta di legge depositata lo scorso 16 luglio. L’obiettivo è fermare lo streaming pirata con sanzioni più severe.
“Serve qualcosa che sia davvero dissuasivo“, ha commentato Osnato a Open. “Ho lavorato insieme alla Lega Calcio, alle società televisive – che sono le più colpite – e alla Guardia di Finanza. Durante questo percorso, anche parlando con i principali portali, è emerso che intervenire era difficile perché la sanzione era troppo limitata e non aveva alcun tipo di deterrenza sull’utente finale. Per questo abbiamo deciso di iniziare a lavorare su questo aspetto“.
Pirateria Streaming: multe più severe è solo l’inizio della nuova fase
Contro la pirateria streaming, quello delle multe più severe è solo l’inizio di una nuova fase di contrasto alla distribuzione illegale dei contenuti protetti da copyright. “È solo la prima fase, un’azione concreta da applicare nell’immediato“, ha chiarito Osnato. Un’altra novità emerge dalla proposta di legge già depositata.
Infatti, ciò che verrà raccolto dalle multe sarà destinato al Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo. Nel testo della proposta di legge si legge infatti: “Tale destinazione appare conforme con l’obiettivo di fornire sostegno economico all’intera filiera e, nello specifico, ai progetti d’investimento delle imprese che ne fanno parte“.
Tornando all’importo delle multe per recidiva ai clienti della pirateria streaming, se dovesse essere approvata la proposta, potrebbero raggiungere importi fino a 16233 euro. Attualmente, il limite delle sanzioni è stato sancito a 5000 euro.