Niente Lollipop per l’HTC One mini 2

L’azienda lo conferma con un tweet. L’hardware non sarebbe in grado di far girare correttamente l’ultima versione di Android.

L’HTC One mini 2 non riceverà l’aggiornamento ad Android Lollipop. Spiace comunicarlo così brutalmente ai possessori di questo smartphone, ma tant’è: la conferma è arrivata direttamente dall’azienda taiwanese attraverso Twitter.

Ad un utente – tale @EdoardoBerti – che chiedeva informazioni proprio su questo device con un cinguettio, l’account ufficiale @HTC ha replicato molto chiaramente spiegando che Lollipop non arriverà sul One mini 2 perché questa versione di Android fornirebbe all’utente un’esperienza “non ottimale”. In altre parole l’hardware di questo apparecchio non sarebbe adatto a supportare la versione 5.0 di Android (e successive). Stupisce però che uno smartphone con 1 GB di RAM, uno schermo SuperLCD da 4,5’' e un processore Snapdragon 400 – peraltro lanciato solo un anno fa, nel maggio del 2014 – non sia abbastanza ben equipaggiato per far girare l’ultima release dell’OS del robottino verde.

Anche perché il Moto G di Motorola (prima edizione) possiede pressoché la stessa configurazione ed è stato aggiornato Lollipop senza problemi. Che dunque sia Sense il problema? La user interface di HTC è più pesante da far girare, rispetto a quella presente sul Moto G (che non si discosta poi molto dalla versione montata su Android Vanilla)? Non ne siamo certi, ma qualche riflessione in merito nasce spontanea.

HTC One mini 2
HTC One mini 2

L’HTC One mini 2 è sostanzialmente una versione “light” dell’HTC One M8, il flagship smarthone dello scorso anno. Lo ribadiamo: ha solo un anno di vita. Peraltro la stessa azienda qualche settimana fa ha portato Lollipop anche su di un terminale vecchio di due anni: il One M7. Nel caso dell'ammiraglia 2013, tuttavia, la dotazione hardware era decisamente superiore (Qualcomm Snapdragon 600 e 2GB di RAM).

Ma non tutto è perduto. L’HTC One mini 2 potrebbe anche essere aggiornato un giorno: in altre situazioni simili i produttori di telefoni cellulari sono tornati sui propri passi, hanno cioè cambiato idea e continuato ad aggiornare device che inizialmente avevano deciso di tenere fuori dal giro degli apparecchi su cui fornire ancora supporto e update.

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