Durante la conferenza sui risultati dell’azienda, il co-ceo di Netflix ha annunciato ufficialmente l’adozione della GenAI. Nello specifico, Ted Sarandos ha dichiarato che la piattaforma ha reso disponibile “il primo filmato finale di GenAI mai visto sullo schermo” in una serie TV. Quanti se ne sono accorti?
La serie TV protagonista di questa novità molto interessante è l’argentina “L’Eternauta“. Questo titolo racconta in sei episodi una Buenos Aires dopo una nevicata tossica che uccide milioni di abitanti e un gruppo di sopravvissuti che devono resistere a una forza invisibile da un altro mondo.
Grazie all’utilizzo della GenAI, i produttori sono riusciti a completare questa serie TV Netflix 10 volte più velocemente rispetto all’utilizzo degli strumenti tradizionali per effetti visivi. Inoltre, sempre Sarandos ha anche affermato che i costi di realizzazioni sono stati decisamente minori.
Netflix entra nel mondo della produzione con GenAI
Netflix ha quindi deciso di entrare nel mondo della produzione con GenAI. “Siamo convinti che l’intelligenza artificiale rappresenti un’incredibile opportunità per aiutare i creatori a realizzare film e serie TV migliori, non solo più economici“, ha spiegato Sarandos durante la conferenza.
“I nostri creatori stanno già riscontrando i benefici in produzione grazie alla pre-visualizzazione e alla pianificazione delle riprese, e certamente anche agli effetti visivi. In passato, solo i progetti ad alto budget avevano accesso a effetti visivi avanzati come il ringiovanimento“, ha continuato Sarandos.
La preoccupazione di molti è che l’utilizzo della GenAI da parte di Netflix possa creare un pericolo occupazionale all’interno dell’azienda e una spersonalizzazione dei contenuti prodotti. A questo dubbio il co-ceo dell’azienda ha chiarito: “Esistono strumenti basati sull’intelligenza artificiale. Si tratta quindi di persone reali che svolgono un lavoro reale con strumenti migliori“.
Netflix sta utilizzando l’intelligenza artificiale anche per migliorare l’interazione dell’utente con la piattaforma stessa. Ad esempio, la personalizzazione dell’ecosistema di utilizzo, la ricerca dei contenuti da vedere e la pubblicità. Non tutto però è già in funzione e alcune di queste novità arriveranno nella seconda metà dell’anno.