Google non restituisce i Pixel in riparazione? Facciamo chiarezza

Nessun dispositivo Pixel inviato a Google per l'assistenza sarà trattenuto, anche se già riparato con componenti non originali.
Google non restituisce i Pixel in riparazione? Facciamo chiarezza

Un passaggio della documentazione presente sullo store ufficiale di Google e relativo al servizio di assistenza recita: Non invierai un dispositivo contenente parti non autorizzate da Google, in tal caso, il dispositivo non ti verrà restituito. Dunque, il gruppo di Mountain View si riserva il diritto di trattenere gli smartphone Pixel che includono componenti non ufficiali, ad esempio un vetro sostituito dall’acquirente? È bene fare chiarezza, per sgombrare il campo da qualsiasi fraintendimento.

Pixel in riparazione trattenuti da Google?

La pagina in questione è stata aggiornata l’ultima volta in data 19 luglio 2023, ma la frase è passata sotto traccia per quasi un anno, fino a un paio di giorni fa, quando lo youtuber Louis Rossmann (seguito da oltre 2 milioni di iscritti) l’ha notata, dedicandole un video e portandola così all’attenzione del grande pubblico.

In breve tempo, molti hanno sollevato un coro di proteste, puntando il dito contro l’imposizione, ritenuta in palese violazione dei diritti degli acquirenti. Fortunatamente, le antenne di Google hanno subito captato il malcontento e l’azienda è intervenuta per fare chiarezza, con un comunicato affidato alla redazione del sito Android Authority. Lo riportiamo di seguito in forma tradotta.

Se un cliente invia un Pixel a Google per la riparazione, non lo terremo, indipendentemente dal fatto che abbia o meno parti non-OEM. In alcune situazioni, non saremo in grado di completare una riparazione se si verificano problemi di sicurezza. In tal caso, lo rispediremo al cliente o collaboreremo con lui per determinare i passaggi successivi. Inoltre, i clienti sono liberi di cercare le opzioni di riparazione che ritengono migliori per loro. Stiamo aggiornando i nostri Termini e Condizioni per chiarire questo punto.

In breve, non c’è pericolo che il gruppo di Mountain View possa trattenere il telefono, anche se inviato in assistenza dopo averlo già fatto riparare con parti o componenti non ufficiali.

Nel peggiore dei casi, bigG non sarà in grado di portare a termine l’intervento e lo restituirà al proprietario, così come è stato inviato. Spetterà poi a lui decidere cosa farne. Si attende ora l’aggiornamento della documentazione ufficiale.

Ricordiamo che, per la riparazione dei dispositivi Pixel, due anni fa Google ha siglato una collaborazione con iFixit che interessa anche l’Europa. Permette di acquistare pezzi di ricambio con certificazione ufficiale.

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