A un giorno dall’attivazione del primo filtro anti-spoofing come sta andando? Al momento, per essere sinceri, non sono state pubblicate ancora informazioni ufficiali. Con questo filtro l’obiettivo è bloccare tutte le numerazioni mascherate, ovvero quelle che compaiono con prefisso italiano, ma sono in realtà con prefisso internazionale.
In questo primo step i filtri in funzione dovrebbero bloccare solamente le numerazioni di rete fissa. Con il secondo step, che includerà anche le numerazioni di rete mobili, i filtri saranno in grado di riconoscere e bloccare lo spoofing anche dai numeri di telefono cellulare. Quindi sarà dalla seconda fase che i consumatori otterranno una protezione completa.
Sulla rete c’è chi lamenta ancora di essere “tempestato” da telefonate di telemarketing aggressivo e possibili truffe telefoniche. È importante precisare che il filtro anti-spoofing ha l’obiettivo di arginare e non la pretesa di eliminare queste due piaghe commerciali. In altre parole, questo nuovo sistema ridurrà quelle chiamate che manipolano l’informazione dell’identità del chiamante.
Filtro Anti-Spoofing: al momento solo per chiamate con numeri fissi italiani
Al momento, occorre anche precisare ulteriormente, il filtro anti-spoofing attivato nella giornata di ieri riguarda solo le chiamate con numeri fissi italiani. Ciò significa che il chiamante che maschera la sua identità da numerazione mobile non verrà bloccato. Di conseguenza, al momento funziona in parte e, onestamente, sono più frequenti le telefonate commerciali da numerazioni mobili che fisse attualmente.
Nonostante molti sostengano che questo provvedimento non servirà a un gran che, portando le loro ragioni rispettabilissime ovviamente, la scelta più prudente e corretta è attendere che il sistema possa funzionare nella sua completezza. La prima fase servirà anche a sperimentare l’effettiva efficacia della soluzione e, nel caso, la necessità di apportare alcune modifiche prima del 19 novembre 2025.
Infine, come specificato sul sito ufficiale da AGCOM: “I soggetti tenuti ad attuare il blocco sono i c.d. Carrier Internazionali, cioè gli operatori italiani che gestiscono le ‘interfacce di confine’ con le reti estere, tramite le quali gli operatori con autorizzazione estera immettono nelle reti nazionali le chiamate vocali destinate a utenti italiani“.