Facebook vs Apple: niente giochi su iOS

Apple non vuole consentire a terzi di vendere tramite App Store secondo modalità che Facebook e Microsoft stanno contestando pesantemente.
Facebook vs Apple: niente giochi su iOS

Il ring vedrà presto salire l’arbitro delle commissioni antitrust, ma per ora in un angolo c’è Facebook, con indosso i guantoni dell’app Facebook Gaming, e nell’altro c’è Apple, con le sue policy per la regolamentazione dell’App Store. Lo scontro è iniziato ed i pugili si stanno studiando, ma Facebook sembra aver assestato un primo colpo importante: non c’è KO, ma la difesa Apple sembra poter aprire qualche crepa.

Facebook vs Apple: fight!

Lo scontro è noto: Apple non vuole che le app ospitate sul proprio App Store possano avere come principale occupazione la vendita di servizi, poiché questa economia non passerebbe dallo store di Cupertino e, oltre a non essere remunerativa, non potrebbe essere neppure controllata. Le policy sono chiare in tal senso ed hanno già portato anzitempo Microsoft a scontrarsi con Apple sul medesimo fronte, sollevando l’attenzione dell’antitrust europea sul caso.

Facebook da parte sua ha rilasciato ora la propria versione dei fatti, perché la dinamica è esplicita sugli equilibri in campo. Facebook avrebbe infatti sviluppato la propria Facebook Gaming per iOS da tempo, ma più volte Apple l’ha respinta poiché le linee guida vietano app con primaria finalità di offrire giochi a pagamento. Facebook per contro ha dimostrato ad Apple come il 95% del tempo degli utenti non viene passato giocando, ma guardando video streaming relativi ai giochi.

Mozione respinta: Apple ha ancora una volta respinto la richiesta di Facebook. A questo punto il gruppo di Menlo Park ha deciso di estromettere la parte relativa al game play per lasciare soltanto gli streaming. Ma senza farsi scappare l’occasione di criticare Apple, ricordando agli utenti come l’esperienza Facebook Gaming sia migliore su Android che non su iOS in quanto completa.

La vertenza è chiara: le pressioni su Apple sono sempre più forti, ma il gruppo vuole tenere per sé il controllo delle dinamiche sull’App Store perché sa quanto possa valere la cosa in prospettiva.

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