EMUI 11 da record: prossimo step? HarmonyOS!

Secondo quanto si legge dall'account Weibo di Huawei, sembra che la EMUI 11 sia stata installata su più di 100 milioni di dispositivi.
EMUI 11 da record: prossimo step? HarmonyOS!

Oggi, Huawei ha annunciato sul proprio canale Weibo, che la EMUI 11 è stata installata su più di 100 milioni di dispositivi. Il post reca scritto inoltre, una frase molto eloquente: “Prossima fermata? HarmonyOS!“. Questo significa che la società si sta impegnando sempre più nella realizzazione del suo software proprietario volto a sostituire Android nei prossimi mesi. Sicuramente sarà un sistema acerbo e ricco di problematiche, ma d’altronde, sarà agli albori della sua vita. La concorrenza è sempre una buona cosa.

La EMUI 11 apre le porte al nuovo software Huawei

L’undicesima iterazione del firmware del colosso cinese è stata rilasciata in seguito alla Huawei Developer Conference (HDC) il 10 settembre 2020. Oltre all’aumento della fluidità dell’intera interfaccia, la nuova skin aggiunge il multi-windows intelligente, le cooperazioni multi-schermo, limita il monitoraggio della pubblicità e ha molte altre funzioni davvero innovative. L’azienda ha dichiarato che agli utenti che eseguiranno l’update gratuito alla EMUI 11, verrà data la priorità per l’aggiornamento a HarmonyOS 2.0.

Mate 40 e Mate 40 Pro: aggiornateli subito!

L’aggiornamento che arriva sui nuovi Mate 40 e Mate 40 Pro ha il numero di versione 11.0.0.165 SP1 / SP2. Il contenuto del log delle modifiche menziona solo l’ottimizzazione del sistema e i miglioramenti relativi alla stabilità. Inoltre, l’update migliora alcuni effetti di animazione all’interno della UI. Curiosamente, il nuovissimo  Mate X2 ha già ottenuto il suo primo aggiornamento software . Il software sta venendo distribuito lato server, pertanto vi chiediamo di essere pazienti in quanto potrebbero volerci ancora diversi giorni prima di vedere il software su tutte le unità globali.

Come accennato in precedenza, la serie Mate 40 è stata rivelata nell’ottobre dello scorso anno. Sotto la scocca troviamo il processore HiSilicon Kirin 9000, un chipset da 5 nm che garantisce il pieno supporto alle reti 5G. La domanda ha superato notevolmente l’offerta: gli smartphone scarseggiavano e non è stato così facile acquistarli nei giorni immediatamente successivi al loro rilascio,

Fonte: Weibo

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