
Apple è attualmente impegnata in un progetto molto ambizioso: lo sviluppo di uno standard per dispositivi impiantabili nel cervello, pensati per aiutare le persone con disabilità motorie a controllare con il pensiero dispositivi quali iPhone, iPad e Vision Pro.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’azienda di Cupertino ha in programma di mettere questa novità nelle mani degli sviluppatori entro la fine dell’anno. Un’iniziativa che prende piede dalla collaborazione con Synchron, azienda specializzata in tecnologie che rendono i dispositivi più accessibili per un pubblico con determinate problematiche.
Apple spinge per iPhone, iPad e Vision Pro con controllo cerebrale
Uno dei prodotti chiave di Synchron è lo Stentrode, un impianto posizionato in una vena vicino alla corteccia motoria del cervello. Una volta installato, questo dispositivo è in grado di leggere i segnali cerebrali e tradurli in azioni concrete su dispositivi elettronici. Un esempio pratico arriva da un paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che ha testato la tecnologia riuscendo a navigare nei menu del Vision Pro e ad immergersi virtualmente tra le montagne svizzere.
Questo tipo di innovazione potrebbe aprire nuove opportunità per le persone con paralisi, offrendo loro maggiore autonomia. Synchron ha anche creato una piattaforma comunitaria per chi vuole partecipare ai test futuri e sta sperimentando l’integrazione della sua interfaccia con strumenti avanzati come ChatGPT.
Tuttavia, nonostante gli sforzi di Apple e altre aziende, come Neuralink di Elon Musk, la diffusione su larga scala di queste tecnologie richiederà ancora tempo. Bob Farrell, vicepresidente di Applause, un’azienda specializzata in testing tecnologico, ha sottolineato che l’adozione mainstream di soluzioni per disabilità gravi è ancora lontana.
Secondo Farrell, Apple ha giocato un ruolo cruciale nel promuovere l’inclusività nel settore tech, ispirando altri settori, come quello dei videogiochi, a seguirne l’esempio. Oggi, infatti, molte aziende del gaming competono per premi legati all’accessibilità, dimostrando come l’innovazione inclusiva sia diventata una priorità.
Farrell ha evidenziato che creare prodotti veramente inclusivi richiede un forte impegno e la collaborazione attiva con persone affette da disabilità, in ogni fase dello sviluppo, dalla ricerca iniziale ai test di usabilità. Apple sembra avere intenzioni serie, ma solo gli iPhone, iPad e Vision Pro del futuro sapranno dirci come il tutto verrà concretizzato.