Chi prenderà il posto di Huawei nel segmento premium?

Il business della telefonia mobile di Huawei sta crollando a picco; in Cina, le aziende stanno faticando a colmare il divario lasciato dal colosso.
Chi prenderà il posto di Huawei nel segmento premium?

Oggi, il business della telefonia mobile di Huawei risulta essere più che mai compromesso, nel mercato locale cinese così come in quello internazionale. La domanda è la seguente: chi sostiuirà – o meglio – chi prenderà il posto del brand asiatico nel segmento dei device premium?

Il vuoto lasciato da Huawei è difficile da colmare

Il mercato cinese degli smartphone potrebbe aver visto una diminuzione del 9% su base annua, ma ha visto un aumento delle vendite del 3% su base trimestrale nell’ultimo periodo. La crescita è stata comunque poco entusiasmante, grazie a una debole domanda dei consumatori unita a carenze di componenti, in particolare di processori e componenti chiave per i moduli LTE.

Mentre le vendite complessive di smartphone potrebbero essere state deboli, c’è stato un bel rimescolamento in casa, principalmente a causa del ritorno di Honor. La società ha superato Xiaomi con una crescita annuale di un 96% (un cifra pressocché sorprendente). Ora detiene una quota del 15%, appena un punto percentuale sotto la rivale di Lu Weibing. D’altro canto, Vivo e OPPO hanno continuato a guidare il mercato con rispettivamente il 23% e il 20% di azioni.

Huawei

C’è da segnalare che la crescita di queste due consociate è supportata principalmente da telefoni economici di gran successo, in Cina così come all’estero. Basti vedere da noi in Europa. Le spedizioni dei vari OPPO A53, A55, A73, A93, Reno6 e dei Vivo budget phone sono incredibili.

Huawei potrebbe aver preso il podio dopo i ban americani, ma gli OEM cinesi hanno faticato a colmare il vuoto lasciato dalla società e non sono ancora riusciti a rimpiazzare il colosso di Ren Zhengfei.

Affrontare la fascia di prezzo di fascia alta dopo la caduta di questo titano continua quindi a rimanere una sfida immensa per i costruttori cinesi. Huawei era dopotutto una delle poche aziende che aveva ottenuto un riconoscimento globale nel segmento delle ammiraglie, grazie al fatto che offriva molto di più di quello che offriva la concorrenza… allo stesso prezzo. Un esempio? Le due serie di successo: Mate e PXX.

Ecco perché, mentre gli OEM cinesi continuano a mettersi alla prova nel settore dei flagship, gli iPhone di Apple sono ancora i terminali di fascia alta preferiti dai consumatori in Cina. Attenzione però: c’è stato un calo del 9% su base annua in termini di vendite per la compagnia di Tim Cook in Cina, e ciò indica che altre realtà locali potrebbero recuperare. Staremo a vedere.

Fonte: Counterpoint Research

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