Carte di pagamento prepagate: costi ancora elevati

Possibili risparmi per i consumatori con l'ingresso nel mercato delle società di telefonia mobile nel settore dei micropagamenti.

Restano ancora elevati, anche se in linea con quelli degli altri strumenti di pagamento tradizionali come conti correnti e carte di credito, i costi delle carte prepagate offerte dal sistema bancario, con commissioni di ricarica che possono arrivare fino a 5 euro. Per favorire una loro riduzione occorre sfruttare le potenzialità legate ad un possibile ingresso, nel mercato dei pagamenti elettronici, degli operatori telefonici mobili che, con 80 milioni di carte, costituivano alla fine del 2007 la principale componente delle carte prepagate chiuse.
È il quadro che emerge dell’indagine conoscitiva condotta dall’Antitrust nel settore delle carte prepagate. Nel mercato italiano si registra una domanda crescente di carte prepagate ‘aperte’, tipicamente le carte bancarie o postali, grazie alle quali è possibile effettuare qualsiasi tipologia di pagamento.

Accanto al diffondersi delle carte ‘aperte’, il nostro Paese rappresenta una peculiarità, nel panorama internazionale, per la diffusione delle carte prepagate ‘chiuse’, utilizzabili esclusivamente per il pagamento di un determinato servizio offerto dalla società che emette la carta. È il caso delle carte telefoniche, delle carte telefoniche internazionali o delle carte per il pagamento dei servizi televisivi. Proprio gli 80 milioni di carte prepagate telefoniche presenti in Italia rappresentano, per la loro ampia diffusione e per le tecnologie connesse, lo strumento attraverso il quale esercitare una positiva pressione competitiva nel settore dei pagamenti elettronici. L’importanza del fenomeno è rappresentata dal valore del credito riversato in questo tipo di carte che, con solo riferimento alle carte telefoniche mobili che costituiscono comunque la componente di gran lunga più rilevante, ammontava per il 2007 a più di 8 miliardi di euro. A partire dal 2007, inoltre, le innovazioni normative nazionali hanno eliminato i costi di ricarica per queste carte e garantito una piena rimborsabilità del credito in esse contenuto.

Laddove intervenissero le necessarie modifiche normative, i consumatori potrebbero in sostanza utilizzare le ricariche telefoniche per effettuare i pagamenti di modesta entità, dalla spesa al supermercato, al biglietto del treno, all’abbonamento dei mezzi pubblici, sfruttando la gratuità della ricarica e la rimborsabilità del credito.
La possibilità di effettuare acquisti con le carte prepagate telefoniche consente un’innovazione qualitativa dei servizi (ad esempio pagamenti in mobilità tramite il cellulare, sfruttando le nuove tecnologie come la Near Field Communication) e potenzialmente un minor costo della transazione (in termini di costi di ricarica e di commissioni) non solo per i consumatori ma anche per gli esercenti.

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