Android Q: ecco la modalità desktop nativa

Un video mostra tutte le potenzialità della modalità desktop supportata nativamente da Android Q, grazie a un launcher di terze parti.

Come annunciato dalla stessa azienda, in occasione dell’I/O 2019, Google sta lavorando per introdurre il supporto nativo alla modalità desktop in Android Q. Questo non significa semplicemente proiettare lo schermo dello smartphone su un PC desktop: la vera sfida è riuscire a garantire che le app continuino a comportarsi correttamente anche se visualizzate in finestre ridimensionate e adattate allo specifico supporto.

Finora la modalità desktop con Android era possibile solo grazie alle interfacce personalizzate di produttori come Samsung e Huawei. Ora, con Android Q, Google sta finalmente aggiungendo il supporto standardizzato e, a quanto pare, è già in sperimentazione il primo launcher desktop di terze parti che sfrutta questa possibilità.

Modalità desktop con launcher di terze parti

A renderlo noto è il suo sviluppatore, Daniel Blandford, il quale ha pubblicato un video su YouTube che mostra come funziona l’abilitazione della modalità desktop integrata nativamente in Android Q mediante launcher di terze parti.

Sull’interfaccia desktop è visibile una barra delle applicazioni che mostra un menu di avvio con tutte le app installate sul telefono, collegamenti alle app preferite e notifiche, livello della batteria, connettività, volume, data e ora. Il launcher mostrato nel video supporta anche widget e scorciatoie alle app sul desktop con il supporto per mouse, tastiera e tecnologia touch, se lo schermo la supporta.

Lo sviluppatore sottolinea che il launcher può essere tematizzato, proprio come qualsiasi altro launcher Android personalizzabile, sfruttando le API messe a disposizione da parte di Google, ma spiega anche che si tratta di un’anteprima in via di sviluppo. Ad esempio, per il momento, non è ancora possibile visualizzare le app in esecuzione sulla “barra delle applicazioni”. Ci sono poi altre funzionalità importanti da sviluppare ancora, ad esempio il comportamento del sistema quando si clicca con il tasto destro del mouse sull’icona di una app. Si tratta in ogni caso di un buon punto di partenza.

Fonte: YouTube

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