YouTube, la battaglia agli ad blocker continua con una nuova ondata di banner

YouTube prosegue la sua lotta contro gli ad blocker, chiudendo una falla su Firefox. Nuovi banner di avviso in massa a chi cerca di aggirare.
YouTube, la battaglia agli ad blocker continua con una nuova ondata di banner

La battaglia tra YouTube e gli ad blocker continua senza sosta: l’ultima mossa della piattaforma chiude una falla utilizzata da molti utenti su Firefox. Nonostante le continue lamentele da parte della community online, YouTube ribadisce la propria posizione, attraverso una nuova ondata di banner: per accedere ai contenuti video, si legge, è necessario guardare la pubblicità o sottoscrivere un abbonamento YouTube Premium.

Una nuova stretta: messaggi di avviso ovunque

Già nel corso dello scorso anno, YouTube aveva dichiarato in maniera inequivocabile che non avrebbe più tollerato l’uso di ad blocker. Gli spettatori con estensioni attive per il blocco delle pubblicità venivano immediatamente interrotti nella visione, con la richiesta di disattivare il software di blocco per procedere.

La piattaforma è riuscita, almeno inizialmente, a limitare l’efficacia di molte estensioni popolari, ma gli utenti più determinati hanno cercato di aggirare le restrizioni con scappatoie tecniche.

Nelle ultime 24 ore, YouTube ha rafforzato le sue misure, chiudendo un’importante falla nel browser Firefox. Gli utenti che tentano di aggirare il sistema visualizzano nuovamente in massa messaggi come: “Gli ad blocker non sono consentiti su YouTube” oppure “Gli ad blocker violano i termini di servizio di YouTube”.

(Credits: u/PumpkinKing_0922 / Reddit)

Le reazioni degli utenti: lamentele e ironie online

Le comunità online, in particolare su Reddit, non hanno tardato a reagire. Numerosi thread sono stati aperti per discutere il cambiamento, chiedendo a YouTube di “arrendersi” o criticando apertamente Google per l’insistenza con cui continua a far rispettare il divieto.

Gli utenti contestano soprattutto l’imposizione, chiedendosi se esistano soluzioni alternative che non penalizzino l’esperienza dell’utente ma che continuino a supportare i creator di contenuti. Quello tra YouTube e gli ad blocker sembra essere una battaglia destinato a protrarsi nel tempo, dove ogni tentativo di blocco genera una nuova contro-mossa da parte degli utenti più esperti.

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