Xiaomi produrrà da sé i processori dei suoi telefonini

Pronti per l’inizio del 2016, sarebbero destinati inzialmente agli smartphone di fascia bassa

Come Huawei, Apple e Samsung, anche Xiaomi sta programmando di iniziare a produrre i propri processori per smartphone. Lo ha già fatto con il RedMi 2A, che include un Leadcore quad-core, processore che può essere paragonato come prestazioni al chip Snapdragon 410 di Qualcomm. Il RedMi 2A è stato commercializzato a 499 yuan (74 euro circa) e ha venduto oltre 5 milioni di unità nei primi tre mesi.

Xiaomi vuole essere più indipendente nello sviluppo dei propri dispositivi, secondo le indiscrezioni riportate da CN Beta. I nuovi processori sarebbero pronti per l’inizio del 2016, ma inizialmente l’azienda intenderebbe sfruttarli unicamente sugli smartphone di fascia bassa. I terminali appartenenti alla linea Mi sarebbero ancora supportati dai prodotti di Qualcomm o MediaTek.

Xiaomi RedMi 2A
Xiaomi RedMi 2A

Stando a quanto riportato, Xiaomi ha già acquisito le licenze per i diversi chip ARM, il cuore di ogni SoC Qualcomm, MediaTek, Samsung, Apple o Huawei. Inoltre, Xiaomi ha recentemente assunto l’ex-presidente di Qualcomm Cina, Wang Xiang, il che dà ulteriore credibilità alla volontà di iniziare a produrre autonomamente processori.

In Cina, Xiaomi è recentemente tornata a essere il principale produttore di smartphone, davanti a Huawei, Apple, Vivo e Samsung.

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