È ormai guerra aperta fra il governo francese ed i gestori mobili Orange, SFR e Bouygues Telecom, colpevoli a detta delle associazioni dei consumatori di applicare tariffe esorbitanti alla propria clientela. ‘Le cose devono cambiare da qui a settembre, altrimenti sarà direttamente lo Stato ad intervenire’, ammonisce il ministro dell’ Industria, Patrick Devedjian, apertamente schierato dalla parte dei consumatori, in linea con i piani del governo Raffarin.
I primi segnali positivi arrivano da SFR, secondo operatore francese, che promette un abbassamento del costo degli SMS da 15 a 10 centesimi, però solo per le tariffe serali. In questo caso oltre alle pressioni del governo, ha influito anche un recente ‘sciopero degli SMS’ organizzato dalle associazioni dei consumatori, che avevano indetto una domenica senza messaggi, invitando gli utenti ad astenersi dall’invio di messaggi per un’intera giornata. La mossa governo Raffarin è comunque in parte legata anche alla scarsa diffusione dei cellulari sul mercato francese, con un tasso di penetrazione soltanto del 62 per cento (contro il 75 per cento della media europea). Con tariffe elevate la Francia potrebbe rischiare di veder aumentare questo divario, restando in questo settore in ritardo rispetto al resto d’Europa.