Twitter: torna il figliol prodigo, ma a testa china

Secondo quanto si osserva, Donald Trump ritorna su Twitter dopo il ban di 12 ore emesso dalla compagnia americana, in una veste tutta nuova.
Twitter: torna il figliol prodigo, ma a testa china

Trump torna su Twitter e promette una transizione graduale e pacifica del potere. Incredibile, dopo soli due mesi, mille figuracce, tanti insulti e tante perdite inutili, forse l’ex presidente USA ha deciso di darsi una calmata. Non è forse un po’ troppo tardi, Donald?

Trump ritorna su Twitter in una inedita veste

Onestamente, conoscendo il soggetto volgare e violento, ci saremmo aspettati un ritorno in pieno stile “I’m back, bitchesss“. Evidentemente, qualcuno deve avergli fatto capire che i social media non sono un luogo dove sfogare le proprie frustrazioni e scrivere la qualunque senza pensare alla benché minima conseguenza. Certo, lui è liberissimo di far ciò, ma sul suo diario segreto di Polly Pocket, con tanto di catenina e lucchetto, non su un account seguito da 88,7 milioni di persone.

Twitter ha revocato il divieto di pubblicazione al presidente uscente Donald Trump e il suo ultimo tweet è molto diverso da quelli che abbiamo visto per molti mesi. Anche se non ammette pubblicamente di aver perso (è pur sempre Donald…), il suo ultimo post sembra un discorso di concessione tenuto da un agnellino con la testa china e la coda fra le gambe. Siamo ben lontani da quei tweet da “orso pazzo” che pubblicava fino a poche ore fa:

Ora che il Congresso ha certificato i risultati, il 20 gennaio verrà inaugurata una nuova amministrazione. Il mio obiettivo ora si rivolge a garantire una transizione di potere regolare, ordinata e senza interruzioni.

Trump ha anche rilasciato questa mattina una dichiarazione simile attraverso un account surrogato, ovvero quello del direttore dei social media della Casa Bianca, Dan Scavino.

L’account del presidente è stato bloccato ieri notte, dopo che una folla di suoi sostenitori ha fatto irruzione nel Campidoglio degli Stati Uniti. Inutile dirlo che sembra proprio che la ribellione sia stata “incitata” da Trump e ci meravigliamo di come nessuno gli abbia fatto un processo per direttissima, ma le Leggi, soprattutto per i funzionari alti dello Stato, funzionano – purtroppo – diversamente.

Per fortuna, il buonsenso sembra che stia prevalendo nella mente degli americani e non solo. Twitter ha bannato l’account di Trump, dichiarando che sarebbe rimasto così fino a quando l’uomo non avesse cancellato diversi contenuti di incitazioni all’odio. Un portavoce di Twitter ha confermato poche ore fa che i post in questione sono stati prontamente rimossi.

Il figliol prodigo, che tanto ama Twitter, ritorna sul social ma in una veste nuova, più tenue che mai. La società ha affermato che ora l’account del presidente è a rischio di un divieto permanente se questi continua a violare le regole di Twitter sulla disinformazione e sull’incitamento alla violenza.  Una volta che Trump lascerà la Casa Bianca il 20 gennaio, perderà anche le speciali protezioni di “interesse pubblico” applicate al suo account mentre era in carica. Aggiungiamo noi: “Meno male“.

Twitter ha bandito Trump mercoledì per una serie di tweet che diffondono bugie sull’esito delle elezioni e ha anche cancellato un video che, a detta della società, rappresentava un “rischio di violenza”. In quella clip, Trump ha ribadito le sue false convinzioni secondo cui le elezioni sono state rubate, ha elogiato la folla che ha fatto irruzione nel Campidoglio degli Stati Uniti e ha detto loro che era ora di “tornare a casa”.

Facebook e YouTube hanno rimosso lo stesso video. Facebook in seguito ha bandito Trump “a tempo indeterminato” a causa del suo uso della piattaforma che incita all’insurrezione violenta contro un governo democraticamente eletto. Senza troppi giri di parole, Zuckerberg ha detto che “i rischi sono semplicemente troppo grandi per permettergli di restare sulla piattaforma. Il CEO di Facebook ha anche ribadito che il divieto rimarrà in vigore almeno fino al giorno dell’inaugurazione.

Attenzione però: il nuovo video postato su Twitter include ancora disinformazione, in particolare una bugia secondo cui Trump avrebbe “immediatamente” schierato la Guardia Nazionale in Campidoglio. Cosa assolutamente non veritiera. Tuttavia, Twitter afferma che non metterà un’etichetta sul tweet a causa di ciò, secondo quanto riporta Ryan Mac di BuzzFeed News.

Piccola news: ben cinque persone sono morte durante la rivolta del Campidoglio, secondo i rapporti.

Fonte: Twitter Donald J. Trump

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