Le truffe del conto corrente sono tra le minacce più spietate e diffuse oggigiorno. A confermarlo è un rapporto sulle operazioni di pagamento fraudolente della Banca d’Italia. Questo rapporto permette di avere un’idea sull’evoluzione delle frodi nei pagamenti digitali in tutta Italia e non è di certo confortante.
“L’analisi è svolta sulla base delle segnalazioni semestrali dei prestatori di servizi di pagamento e prende in esame i principali strumenti (bonifici, carte di pagamento di credito e debito, moneta elettronica – in Italia rappresentata in larga parte da carte prepagate – e prelievi da ATM), i canali di utilizzo (POS fisico vs e-commerce), la dimensione geografica (nazionale vs transfrontaliera), i presidi di sicurezza (SCA vs altro) e la ripartizione delle perdite tra clienti e prestatori di servizi di pagamento“, spiega Banca d’Italia nel suo comunicato ufficiale.
Stando a quanto dichiarato da Banca d’Italia, le truffe del conto corrente “rimangono un fenomeno insidioso” e “prevenzione e riduzione dei rischi di frode nei pagamenti digitali” sono fondamentali per evitare di cadere nelle più recenti trappole e così perdere non solo il proprio denaro, ma subire anche un furto di identità.
Cosa è emerso sulle truffe del conto corrente
Secondo il rapporto di Banca d’Italia, sulle truffe del conto corrente, “tra i bonifici, quelli istantanei continuano a mostrare tassi di frode superiori“. Inoltre, “le operazioni a distanza (e-commerce) con carte di pagamento e moneta elettronica sono più esposte ai rischi di frode rispetto a quelle effettuate al punto fisico (POS)“.
Infine, “la frode ‘da manipolazione del pagatore’ è diffusa soprattutto nei bonifici ma è in crescita anche nelle operazioni con carta. È una frode molto insidiosa perché sfrutta informazioni sul cliente raccolte con tecniche di ingegneria sociale e lo induce a disporre volontariamente un pagamento verso un beneficiario fraudolento“.
Consigli per una vita digitale sicura
Dai dati offerti dal rapporto sulle truffe del conto corrente apprendiamo quanto sia necessario che ognuno di noi faccia molta attenzione quando usa uno strumento di pagamento digitale. Come sempre consigliano, Banca d’Italia spiega: “È fondamentale non condividere i propri dati riservati e seguire le indicazioni fornite dalla propria banca per evitare di cadere in raggiri da parte di truffatori“.
Banca d’Italia ha anche confermato che dal 9 ottobre 2025 sarà obbligatorio per le banche effettuare la verifica in tempo reale sull’IBAN e sui dati del beneficiario del bonifico, sia esso istantaneo che tradizionale). Questo dovrebbe ridurre le truffe rendendo i pagamenti digitali una scelta ancora più sicura.