Stop alla divisione di Blu

Brusco stop al progetto di vendita
di Blu messo a punto dai vertici dell’azienda. Il commissario europeo Mario
Monti ha, infatti, dichiarato che l’azienda si è mossa poco per vagliare altre
possibilità di vendita oltre a quella che vede la divisione di Blu, dopo l’acquisto
in toto da parte di Tim.

Monti ha anche affermato che a
settembre del 2001, in occasione dell’acquisto da parte di Pirelli di Telecom
Italia, dove Edizioni Holding possiede una importante parte dell’azionariato,
aveva intimato a quest’ultima di vendere la propria quota in Blu entro un certo
periodo di tempo. Proprio per quella decisione, prima di poter dividere Blu
e venderne le varie parti ad altre società, i vertici dell’azienda avrebbero
dovuto fare una formale richiesta per il cambio di quelle direttive messe a
punto da Monti, richiesta che nessuna ha fatto al commissario.

Ecco perché Monti ha fermato l’operazione,
fino a poco tempo fa vista come l’ultima spiaggia e che lo stesso consiglio
degli azionisti di Blu si apprestava a confermare definitivamente. Prima di
prendere in considerazione lo smembramento della società si dovrà adesso valutare
con maggiore attenzione le altre offerte provenienti da società terze, che secondo
Monti non sono state abbastanza considerate, ovvero quelle di Anthill e di Tele2.

Il Ministro della Comunicazione
Maurizio Gasparri ha, però, dichiarato che lo smembramento pare l’unica strada
attuabile, visto che Anthill non avrebbe i prerequisiti adatti per l’acquisto
di Blu e Tele2 non appare interessata ad un acquisto in toto della società.
Secondo lo stesso Gasparri il mercato italiano non sarebbe adatto a supportare
più di tre operatori e le difficoltà di Blu ne sarebbero un esempio lampante.

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