“Stiamo assumendo”: così la finta proposta di lavoro ti ruba soldi e dati

Tutto inizia con "stiamo assumendo": scopri la finta proposta di lavoro che ruba tutti i tuoi soldi e la tua identità digitale.

Sono giorni intensi per gli utenti che devono affrontare nuove truffe, soprattutto dopo il lancio dei nuovi modelli iPhone. Tuttavia, non è solo questa la minaccia alla quale è importante prestare attenzione per non cadere nella trappola dei cybercriminali. Infatti, in queste ore ne è stata scoperta un’altra. Tutto inizia con “stiamo assumendo“, ma si tratta di una finta proposta di lavoro che ruba i tuoi soldi e i tuoi dati.

Si tratta di messaggi truffaldini che riportano offerte di lavoro dal contenuto falso e controverso. “Stiamo assumendo. Unisciti al nostro team di professionisti. Contenuto del lavoro Titolo del lavoro: valutatore online remoto. Stipendio: € 100 – € 600 al giorno. Orario di lavoro: 1-2 ore al giorno. Tempo: la libertà può essere svolta a casa in qualsiasi momento. Requisiti del lavoro: età 25+. Se sei interessato a questa posizione, rispondi ‘sì’ o ‘interessato’ e ti invierò i dettagli“, recita il messaggio che sta circolando in questi giorni.

Un’esca ben realizzata perché ingolosisce il destinatario con un’offerta davvero allettante. Chi oggi può guadagnare dai 100 ai 600 euro al giorno lavorando da 1 a 2 ore al giorno? Dovrebbe essere proprio questa particolarità così strana e unica a generare dei dubbi. Infatti, si tratta di una finta proposta di lavoro che mira ai soldi e all’identità digitale della vittima.

Cosa dicono gli esperti sulla finta proposta di lavoro

Messaggi dedicati alla finta proposta di lavoro esistono già da tempo, ma chi li sta inviando ultimamente ha preso piede solo nell’ultima settimana. “Le truffe basate sul pagamento anticipato sono lo scenario più probabile. In questo caso, il potenziale datore di lavoro spiega in cosa consiste il lavoro e poi chiede al candidato di pagare i materiali, il capitale iniziale o altri costi di onboarding“, spiegano gli esperti di Malwarebytes Labs.

Con il pretesto di aver bisogno dei tuoi dati personali prima di poter iniziare a lavorare, i truffatori ti indirizzeranno a un sito web per inserire dati sensibili (nome completo, indirizzo, data di nascita, codice fiscale, dati bancari)“, specificano i ricercatori.

Il pericolo è quello di finire in una pericolosa rete di money mule o riciclaggio. Malwarebytes Labs conferma: “La vittima lavora inconsapevolmente per riciclare denaro rubato o criptovalute per conto dei truffatori. Si comporterà come la prima persona a cui la polizia busserà, dando al truffatore più tempo per rubare i soldi e scappare“.

Fonte: Malwarebytes Labs

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