SPID in crisi: a rischio il servizio usato da milioni di italiani

Secondo quanto denunciato da Assocertificatori SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, sarebbe in crisi e quindi a rischio addio.

Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è in crisi. A rischio il servizio usato da milioni di italiani. A denunciare una situazione difficile è Assocertificatori, l’Associazione dei Prestatori Italiani di Servizi Fiduciari Qualificati e dei Gestori Accreditati. Tutto è nato e continua dalla mancata erogazione dei tanto promessi 40 milioni di euro.

Questi soldi avrebbero il compito di sopperire ai costi che i gestori di questo servizio che, secondo quanto stabilito dalla legge italiana, dovrebbe essere gratuito per tutti i cittadini. Nondimeno, alcuni di questi gestori hanno dovuto ripiegare mettendo a pagamento il servizio per riuscire a sopportare spese di gestioni esose e continuare a fornirlo.

Solo un mese fa circa molti hanno parlato di un addio allo SPID, essendo la Carta di Identità Elettronica molto più sicura contro i rischi di truffe e attacchi informatici. A questo si aggiunge anche il problema economico, che mette in difficoltà i gestori di questo servizio che per molti è particolarmente comodo e pratico.

SPID in difficoltà: la denuncia di Assocertificatori

Il presidente di Assocertificatori e amministratore delegato di Aruba PEC, Andrea Sassetti, ha denunciato: “Abbiamo perso milioni di euro nello SPID per otto anni. Solo passando a un modello a pagamento possiamo rendere il servizio almeno sostenibile“. Una situazione particolarmente critica.

Sono quindi due le strade al momento percorribili. La prima, rendere questo servizio a pagamento per tutti gli utenti. La seconda, chiudere il servizio e dedicarsi ad altro. Ciò che preoccupa è che, se anche venissero erogati i 40 milioni di euro promessi questi sarebbero comunque insufficienti secondo quanto dichiarato dalle aziende.

Il Governo aveva dichiarato che i soldi c’erano e sarebbero arrivati. Al momento nulla è stato sovvenzionato e si parla solamente di circa 100mila euro da erogare in autunno. Altri fondi saranno poi forniti con scadenza bimestrale. Per questo pare proprio che lo SPID stia affrontando una crisi senza precedenti. Sopravviverà o si spegnerà schiacciato da una burocrazia complicata e dalla mancanza di fondi?

 

Fonte: Repubblica

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