Se ne parla ormai da qualche tempo. La prossima
generazione delle batterie ricaricabili per i nostri dispositivi portatili,
siano essi cellulari, palmari, notebook o lettori MP3 si baserà probabilmente
su delle speciali celle a carburante di tipo liquido (es. alcool oppure idrogeno).
Per la fine del 2002, i primi esemplari di queste nuove batterie dovrebbero
uscire sul mercato.
I terminali mobili dotati di tali accessori
potrebbero avere una durata in stand by di diversi giorni, addirittura settimane.
La nuova generazione di cellulari e palmari avrà bisogno sempre più di maggiori
quantità di energia, viste le funzioni multimediali che potranno essere supportate.
Secondo uno studio della società specializzata Allied Business Intelligence,
questi nuovi terminali avranno bisogno di un ammontare di energia superiore
del 50% a quelli attuali.
Le batterie a celle sono utilizzate da decenni
dalla NASA per il funzionamento dello Shuttle e generano energia grazie al rilascio
degli elettroni degli atomi di idrogeno del liquido. Oltretutto l’idrogeno è
una fonte energetica pressoché inesauribile, al contrario del petrolio, visto
che l’acqua ne è formata in gran parte. Attualmente, anche il Governo USA ha
stanziato 200 milioni di dollari per supportare la ricerca. Due le principali
direttive private, una del Medis Techonologies di New York, che sta sviluppando
una batteria a celle per la francese Sagem e che sarà pronta per la fine del
2002, l’altra di Motorola, che sta studiando una batteria a celle in un involucro
di ceramica, ancora, però, in divenire.
IIl futuro delle batterie a celle di idrogeno
sembra quindi radioso, certo ancora ci vorrà del tempo, soprattutto per mettere
a punto un prodotto competitivo sul mercato, ma certamente non ci vorrà molto
tempo per vedere durare mesi la batteria del nostro telefonino.