Sempre più bambini con il cellulare

Sono sempre più numerosi i bambini che possiedono un telefonino. Una ricerca condotta dal docente di Teoria e Tecniche delle Comunicazioni

Sono sempre più numerosi i bambini che possiedono un telefonino. Una ricerca condotta dal docente di Teoria e Tecniche delle Comunicazioni di Massa all’ Università di Trieste, Francesco Pira, realizzata sul campo da un’ insegnante laureanda in pedagogia, Paola Sigmund, ha rivelato come la diffusione del cellulare sia in netto aumento anche negli under 10.

Lo studio ha rivelato come su di un campione di 129 bambini di quarta e quinta elementare ben il 56% possiedono un telefonino. Addirittura il 67% di questi non lo spegne mai, nemmeno di notte. A regalare il telefonino ai bambini sono i genitori, il 37%, nel tentativo di controllare i propri figli avendo sempre meno tempo a disposizione per contatti personali. Il 30% dei bimbi effettua oltre 3 ore di telefonate al giorno, mentre il 10,85% le fa sia di giorno che di notte, solo il 20% lo spegne in un luogo di culto e solo il 14% ne fa a meno a scuola. Il 30% lo definisce un oggetto indispensabile. Il 44% dei bambini intervistati non possedevano un telefonino, ma il cellulare è in cima ai loro sogni ed alle loro richieste.

Ovviamente la quasi totalità dei cellulari in mano ai bimbi è dotata di SIM ricaricabili ed il 42% delle ricariche le pagano mamma e papà, il 5% i nonni, mentre un 19% sostiene di pagarselo da se’, ovviamente con la paghetta settimanale. Tutti i ragazzi intervistati dicono di amare il telefonino perché è utile e li fa sentire più sicuri, ed in effetti, i maggiori destinatari delle chiamate, il 44,18%, risultano essere i genitori. Il 38,75 per cento ammette di abusare degli SMS tra amici e tra le funzioni più utilizzate figurano i giochi, 40,31% e le impostazioni, soprattutto sveglia e suoneria 33,33%.

‘Comportamenti questi che, specialmente sviluppati in un’età così precoce – ha osservato Pira – rischiano di avere non pochi effetti negativi, dalla perdita di concentrazione al contatto diretto con i coetanei, dalle radiazioni nocive all’organismo, specie per chi ha l’abitudine di tenerlo acceso tutta la notte sul comodino accanto al letto, all’ impoverimento del linguaggio indotto dal lessico essenziale degli SMS’.

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