Samsung Galaxy Watch Ultra 2: cosa chiedono gli utenti?

Crescono le aspettative nei confronti di Samsung Galaxy Watch Ultra 2: l'aggiornamento del 2025 è passato quasi del tutto inosservato.
Samsung Galaxy Watch Ultra 2: cosa chiedono gli utenti?

Samsung ha aggiornato, in maniera decisamente trascurabile, il suo Galaxy Watch Ultra in occasione del lancio dei nuovi smartphone pieghevoli, ossia Galaxy Z Fold 7, Flip 7 e Flip 7 FE.

Chi si aspettava novità rilevanti è rimasto deluso: il modello del 2025 è quasi indistinguibile dalla versione dello scorso anno. Le uniche differenze consistono nella disponibilità di una nuova colorazione e dello spazio di archiviazione raddoppiato a 64 GB. Per il resto, l’hardware e il design rimangono sostanzialmente invariati rispetto al Samsung Galaxy Watch Ultra originale.

Samsung Galaxy Watch Ultra 2: il meglio deve ancora venire?

Questo approccio conservativo suggerisce che i miglioramenti più marcati arriveranno solo con il modello del 2026. In generale, Samsung Galaxy Watch Ultra si distingue rispetto ai Galaxy Watch standard per estetica e materiali, grazie alla cassa in titanio da 47 mm che conferisce robustezza e un aspetto premium. Questa dimensione si è rivelata un buon compromesso tra ergonomia e leggibilità del display, ed è probabile che venga mantenuta anche in futuro.

Una delle mancanze più sentite, e che molti utenti sperano di veder colmare il prossimo anno, è la ghiera rotante, storica caratteristica degli smartwatch Samsung che facilita enormemente l’interazione con l’interfaccia. Un’altra limitazione, allo stato attuale, riguarda i cinturini: Galaxy Watch Ultra non utilizza attacchi standard, rendendo difficile la personalizzazione con cinturini di terze parti.

Dal punto di vista tecnico, l’attuale Samsung Galaxy Watch Ultra monta il chip Exynos W1000, costruito con processo a 3 nm, che offre buone prestazioni e consumi ridotti. Tuttavia, l’autonomia resta un punto debole: l’obiettivo per il 2026 dovrebbe essere quello di arrivare almeno a tre giorni pieni di utilizzo. Inoltre, si auspica l’introduzione di un nuovo SoC con una NPU più potente, per abilitare funzionalità AI più avanzate, come traduzioni in tempo reale o assistenza vocale potenziata.

Infine, servirebbe una maggiore apertura sul fronte della compatibilità: alcune funzioni cruciali come l’ECG oggi sono riservate solo agli smartphone Samsung abbinati, penalizzando chi utilizza dispositivi di altri brand. Anche il tracciamento delle attività fisiche, sebbene ricco di modalità, non raggiunge la precisione offerta da concorrenti come Garmin, un aspetto su Samsung dovrà necessariamente lavorare per la futura versione.

Fonte: Androidcentral

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