
Samsung ha finalmente messo in marcia la produzione dell’Exynos 2600: lo confermano diversi giornali sudcoreani. Non è una sorpresa visto che, all’inizio del mese di settembre, il chip aveva già superato gli ultimi test ed era pronto per passare alla fase industriale.
C’è però un colpo di scena rispetto a poche settimane fa. Contrariamente a certi rumor, che lo davano per scontato sul Galaxy S26 Ultra, pare che l’Exynos 2600 finirà invece sul modello “base” della prossima serie, cioè il Samsung Galaxy S26 Pro. Quest’ultimo arriverà insieme al Galaxy S26 Edge e all’Ultra, nei primi mesi del nuovo anno.
Exynos 2600 pronto per Samsung Galaxy S26 Pro
Per Samsung si tratta di uno step fondamentale: è il primo chip mobile realizzato con il processo a 2 nanometri. Essendo una novità assoluta, l’azienda ha deciso di partire con largo anticipo: meglio testare per bene stabilità e resa produttiva prima di integrarlo in milioni di smartphone. La fase iniziale prevede l’impiego dei wafer di silicio nelle linee di produzione. I primi chip veri e propri, quelli che poi andranno ai partner per i test e all’assemblaggio, dovrebbero uscire tra fine ottobre e inizio novembre.
Sul fronte prestazioni, le stime parlano chiaro: rispetto all’Exynos 2500, il nuovo SoC di Samsung dovrebbe dare circa il 12% in più di potenza e consumare il 25% in meno a parità di utilizzo. Numeri davvero notevoli, se dovessero confermarsi anche nell’uso quotidiano. Resta il solito nodo della distribuzione geografica. Secondo le prime indiscrezioni, l’Exynos 2600 verrà usato soprattutto in Europa e in Corea del Sud, sui Galaxy S26 Pro. Negli Stati Uniti e in Cina, invece, Samsung punterà sullo Snapdragon 8 Elite Gen 5 di Qualcomm.
Insomma, niente rivoluzione e torna la strategia a due chip. Samsung riprende con la sua politica di mixare Exynos e Snapdragon a seconda del mercato, anche se ormai molti utenti speravano in un’unica versione globale.