Samsung: diversi ostacoli con i chip a 5 nm

Stando a quanto trapelato da un rapporto del DigiTimes, sembra che Samsung stia riscontrando notevoli difficoltà nella produzione di chip a 5 nm.
Samsung: diversi ostacoli con i chip a 5 nm

Secondo quanto trapelato online, sembra che Samsung stia lottando per migliorare le prestazioni dei suoi chipset a 5 nanometri. L’indiscrezione ci arriva da un rapporto recentemente pubblicato sul DigiTimes.

Samsung chip a 5 Nm: la produzione procede a rilento

Samsung Foundry sta cercando sempre più di mettersi al passo della rivale TSMC negli ultimi anni. Mentre il suo rivale taiwanese ha già avviato la produzione in serie di chip A14 da 5 nanometri per Apple, l’azienda sudcoreana starebbe lottando per migliorare il rendimento del suo processo a 5 nanometri per i futuri chip da inserire sui flagship del 2021.

Il rapporto trapelato dal DigiTimes evidenzia come l’OEM sudcoreano stia affrontando il problema delle basse rese con il processo di litografia EUV (extreme ultraviolet) a 5 nm. Per evitare problematiche e carenze di scorte, la società ha ordinato a Qualcomm una serie di chipset Snapdragon 875G e 735G per il prossimo anno.

In passato, sembra che Samsung fosse pronta a lanciare la produzione in serie dei chip a 5 nanometri entro la fine del secondo trimestre del 2020, eppure ad oggi, non sembra che le cose stiano procedendo per il verso giusto. Ci sono state molte indiscrezioni circa un futuro Galaxy Note 20 con processore Exynos 992 a 5 nm, ma a quanto pare, sembra che il processore sia stato cancellato. La variante Exynos del nuovo business-phone Note 20 avrà la medesima CPU vista sulla gamma Galaxy S20, con sommo dispiacere da parte dei fan.

Samsung aveva annunciato un primo timido sviluppo a d’inizio anno, tuttavia la pandemia da CoVid-19 sembra aver creato nono pochi ostacoli nei piani dell’azienda. Soltanto due mesi fa, la società sudcoreana ha aggiunto una nuova sezione all’interno dell’impianto di Pyeongtaek in Corea del Sud, al fine di accelerare la produzione.

TSMC invece, sembra procedere spedita con le produzioni; da recenti fughe di notizie sembra che il chipmaker taiwanese voglia iniziare a breve lo sviluppo dei moduli a 2 Nm. Chi vincerà questa chip-war?

Fonte: Digitimes

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