Samsung: chipset a 5 nm nel secondo trimestre 2020

A quanto pare, Samsung prevede di avviare la produzione in serie di chipset a 5 nm nel secondo trimestre 2020: ecco tutti i rumor.
Samsung: chipset a 5 nm nel secondo trimestre 2020

Samsung, il secondo produttore al mondo di processori dopo TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), ha annunciato che avvierà la realizzazione di chipset con processo produttivo a 5 nm nel 2020.

Samsung: chipset a 5 nm nel 2020

Il colosso sudcoreano, che ha già avviato la produzione in serie di chipset EUV (Extreme Ultraviolet) a 6 nm e 7 nm, avvierà nel secondo trimestre 2020 la fabbricazione di massa di processori a 5 nm.

Stando ai rumor, pare che Google abbia stretto una partnership con Samsung per la produzione di un chipset Exynos personalizzato, il cui rilascio è previsto per quest’anno. Il processore il questione sarebbe appunto realizzato con processo produttivo a 5 nm e dovrebbe presentare una CPU octa-core – composta da due core Cortex-A78, due core Cortex-A76, quattro core Cortex-A55 – e, per la grafica, una GPU Mali MP20. Pare che il chipset includerà anche l’ISP e l’NPU Visual Core di Google, anziché quelli di Samsung.

Samsung ha anche riferito che continuerà ad investire nello studio di processi avanzati e GAA 3nm. Stando all’indiscrezione in nostro possesso, la produzione di questi chipset si svolgerà nella struttura Samsung V1 situata a Hwaseong, in Corea del Sud. Questa struttura è specializzata nella tecnologia d’avanguardia ed è in grado di produrre chipset fino a 3 nm.

Samsung avrebbe dovuto iniziare la produzione di chipset a 3 nm dal 2021, ma pare che, a causa di una forza maggiore, abbia dovuto rimandare l’avvio al 2022. Il processo a 3nm di Samsung si basa sulla tecnologia Gate All Around (GAAFET), che dovrebbe ridurre la dimensione totale del silicio del 35% e consumare circa il 50% in meno di energia. Inoltre, questo tipo di processore, che in futuro vedremo all’interno dei dispositivi mobili più avanzati, dovrebbe assicurare un consumo energetico e un aumento delle prestazioni del 33% rispetto al processo FinFET a 5 nm.

Fonte: Gizmochina

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