Regole comuni per l'UMTS in Europa

Nell’assegnazione delle licenze per i telefonini
UMTS, ogni paese europeo ha stabilito in maniera autonoma regole, procedure
e soprattutto prezzi. Questo potrebbe introdurre sul mercato delle telecomunicazioni
una serie di pericolose asimmetrie, favorendo in alcune nazioni i gestori che
hanno ottenuto le licenze a condizioni particolarmente vantaggiose rispetto
a quelle dei concorrenti che si trovano ad operare in altri paesi.

La Commissione Europea, annuncia il commissario
Erkki Liikanen, si prepara a stabilire norme comuni per quanto riguarda la telefonia
mobile di terza generazione, per le cui licenze si sono spesi in 11 paesi europei
già 260 mila miliardi. Gli investimenti sostenuti dai gestori sono destinati
a raddoppiare, per realizzare le nuove reti UMTS e per predisporre la struttura
commerciale per la vendita dei servizi. Del tutto incerta sia la data del lancio
della nuova tecnologia che l’accoglienza che le riserverà il mercato,
decretandone il successo o il fallimento.

Quasi volendo portare un pò di chiarezza
nel settore la Commissione Europea punta a definire una serie di direttive per
il mercato delle telecomunicazioni, introducendo una consultazione fra gli stati
membri, per modificare le norme in netto contrasto con il quadro normativo.

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